Il caldo aumenta la possibilità di obesità e diabete
Il caldo puo’ favorire lo sviluppo dell’obesita’ e il diabete e questo dimostra il ruolo fondamentale che puo’ avere la temperatura esterna nella lotta a queste malattie. Lo ha detto stamani ad Empoli il prof. Saverio Cinti Ordinario di Anatomia Umana all’Universita’ di Ancona e Presidente Eletto della Societa’ Italiana Obesita’, nell’ambito del V Congresso Nazionale della SIAS (Societa’ Italiana Alimentazione e Sport) organizzato in collaborazione con la ASL 11 di Empoli e Fondiaria SAI, in corso di svolgimento nei locali del Polo Universitario della citta’ toscana e che vede riuniti 250 tra medici e specialisti di fama nazionale che si confrontano sui temi della corretta alimentazione degli sportivi e sull’obesita’ e gli altri disturbi alimentari. Questa teoria innovativa, che deriva da tanti anni di studi e pubblicati sulle piu’ importanti riviste scientifiche, e’ stata messa a punto dal prof. Cinti e della sua equipe dell’Istituto di Anatomia Umana della Facolta’ di Medicina dell’Universita’ di Ancona. “Il messaggio innovativo che vogliamo lanciare – spiega Cinti – soprattutto ai pediatri e ai genitori e’ di non tenere troppo al caldo i propri figli fino a 15 anni. D’inverno basta tenere in casa e nelle scuole una temperatura di 19 gradi per far crescere la presenza di tessuto adiposo bruno che puo’ aiutare l’individuo a prevenire l’obesita’ e il diabete”. In piu’ l’altra novita’, individuata da Cinti e’ che le cellule mature possono cambiare identita’ in modo del tutto inaspettato. Tale fenomeno cellulare potrebbe superare il problema etico legato all’uso delle cellule staminali embrionali aprendo nuovi orizzonti nell’uso delle cellule nel futuro della medicina.
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AGI |