Il diabete alla radice dei calcoli renali?

Sempre piu’ persone nel mondo soffrono di calcoli renali, e a complicare le cose ci si mette anche il diabete, che potrebbe essere un fattore di promozione del fenomeno, soprattutto nel caso di calcoli composti da acido urico.

A sostenerlo, una ricerca condotta dalla Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, dalle pagine della rivista American Journal of Kidney Disease. I sintomi che si accompagnano ai calcoli renali sono numerosi, e spaziano da sangue nelle urine, dolori addominali e minzione dolorosa, fino a nausea e vomito.

  I ricercatori hanno esaminato 3561 pazienti della contea di Olmsted, Minnesota, sofferenti di calcoli ai reni scelti in base ad eta’ e sesso, fra il 1980 e il 1999. E’ stato poi riunito un campione di un egual numero di soggetti senza calcoli renali.
Gli scienziati hanno selezionato pazienti con diabete, alta pressione o obesita’.
Dopo aver tenuto in debito conto gli effetti di eta’, alta pressione e obesita’, e’ stato il diabete ad aggiudicarsi il primato di fattore maggiormente associato alla diagnosi di calcoli renali.
In particolare, nei casi di calcoli di acido urico, l’incidenza del diabete e’ stata del 40 per cento, contro il 9 per centro fra quelli con calcoli di calcio.
I pazienti con calcoli di acido urico avevano inoltre un indice di massa corporea che li esponeva a un rischio diabete cinque volte superiore al normale.

 

AGI