Il diabete e quella “Cenerentola” delle complicanze
Gentile Direttore,
ho letto con molto piacere l’articolo della dott.ssa Montebelli, pubblicato su Quotidiano Sanità, riguardante il nuovo position Statement dell’American Diabetes Association sulla Neuropatia Diabetica. Come giustamente sottolineato, la neuropatia diabetica è stata per molti anni scarsamente considerata dal mondo diabetologico, in parte per la mancanza di una corretta standardizzazione degli strumenti diagnostici, in parte per la scarsità di farmaci disponibili per la cura di questa grave complicanza del diabete. Per questa ragione, è stata soprannominata la “Cenerentola delle complicanze”.
Nel 2010, un gruppo di esperti appartenenti al Neurodiab (Gruppo di Studio sulla Neuropatia dell’European Association for the Study of Diabetes) ha stilato una Consensus sulla Neuropatia Diabetica, corredata di raccomandazioni, derivanti dalle evidenze di letteratura (Diabetes Care. 2010 Oct; 33(10): 2285–2293. doi: 10.2337/dc10-1303).
Mi preme sottolineare che l’importanza di quel documento risiede principalmente nell’aver stressato la necessità di uno screening e diagnosi precoce, in particolare della forma autonomica della neuropatia diabetica, che rappresenta un importante fattore di rischio per morbilità e mortalità cardiovascolare.
In Italia, la prevalenza di neuropatia diabetica raggiunge percentuali intorno al 50%, nei soggetti con diabete di lunga durata. Ne deriva la raccomandazione di attuare un corretto screening della neuropatia diabetica, al pari delle altre complicanze croniche del diabete, utilizzando strumenti standardizzati che sono oggi disponibili presso tutti i Centri Diabetologici di III livello della nostra nazione.
Simona Frontoni