Il diabete si combatte con la “mensa dei geni”
Un cibo “geniale” in grado di modulare la funzione dei geni. O, meglio, un’alimentazione con micro e macronutrienti indicati per controllare e, perche’ no, prevenire alcune delle piu’ importanti malattie croniche. Tra queste proprio il diabete, che colpisce 3 milioni di italiani, piu’ quasi due milioni che non lo sanno ancora, e 170 milioni nel mondo, che diventeranno 350 in vent’anni se non si prenderanno provvedimenti. Si chiama ‘nutrigenomica’ e puo’ rivoluzionare cura e prevenzione del diabete e di altre malattie metaboliche. Delle ultime novita’ ne parla in anteprima uno dei principali studiosi dell’argomento, Jim Kaput, docente all’Universita’ dell’Illinois a Chicago e membro del ‘Center of Excellence in Nutritional Genomics’ dell’Universita’ California Davis, al triennale “Workshop on Diabetes Mellitus and Related Conditions” al via oggi a Mantova. “La prospettiva futura, ma non lontana – spiega il prof. Kaput – e’ di poter prescrivere una dieta ed eventuali integrazioni con micronutrienti e macronutrienti in funzione dell’assetto genetico del singolo individuo per prevenire o curare meglio il diabete, l’obesita’, le dislipidemie e altre patologie. E anche di sviluppare nuovi alimenti con combinazioni innovative di composti chimici che, modificando la funzione dei geni, prevengano o controllino le malattie”. Dopo anni di ricerche sul ruolo dell’alimentazione nella prevenzione dei tumori e delle malattie metaboliche – i cui risultati sono stati solo parziali – oggi si delinea sempre piu’ un nuovo concetto di dieta. Da ritagliare su misura, come un abito di sartoria, in funzione dei propri geni.
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(AGI) |