Il diabete si cura anche con la chirurgia

Il ‘Gastric Bypass’ e la diversione biliopancreatica, specifiche tecniche di chirurgia bariatrica, cioe’ la chirurgia gastrointestinale per il trattamento dell’obesita’, sono capaci di indurre una remissione prolungata del diabete di tipo 2, in oltre l’80-90% dei casi, e le casistiche cliniche documentano remissioni stabili anche oltre i dieci anni.

I dati oggi disponibili inducono interessanti aspettative, anche perche’ il diabete di tipo 2 non si puo’ guarire farmacologicamente, ma solo controllare; la scienza pero’ impone cautela e la necessaria definizione di metodi appropriati per sperimentare tecniche, indicare requisiti organizzativo-strutturali e definire l’identikit del paziente ideale anche non obeso, che puo’ avvantaggiarsi di questo tipo di intervento sperimentale.

Per definire le necessarie linee guida i massimi esperti al mondo della materia sono in riunione da oggi nella sede di Roma dell’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore per la consensus conference internazionale dedicata alla ‘Chirurgia gastrointestinale per il trattamento del diabete di tipo 2’.

Saranno relatori al briefing di sabato 31 marzo, il prof. Marco Castagneto, Direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Universita’ Cattolica-Policlinico Gemelli e presidente del Summit, Francesco Rubino, ricercatore dell’Universita’ Cattolica e Direttore del Programma di Ricerca in Chirurgia dell’Obesita’ e diabete all’IRCAD – European Institute of Telesurgery di Strasburgo, David E. Cummings dell’Universita’ di Washington, Lee M. Kaplan dell’Harvard Medical School di Boston, e Philip R. Schauer della Cleveland Clinic di Cleveland.

 

(AGI)

29 marzo 2007