Impotenza, un aiuto dalla propionilcarnitina

Nei diabetici la disfunzione erettile può essere determinata da un gran numero di cause, che hanno come comune denominatore la disfunzione endoteliale, cioè l’impossibilità da parte del rivestimento interno dei vasi sanguigni di adattarsi, contraendosi e dilatandosi, alle varie situazioni fisiopatologiche a cui il nostro organismo è sottoposto continuamente.

Nel diabete, come nell’ipertensione arteriosa, il mancato adattamento funzionale della circolazione sanguigna, sia del micro che del macrocircolo, può impedire il corretto afflusso di sangue ai corpi cavernosi e quindi l’erezione.

Il diabete inoltre è spesso associato a dislipidemie, sindrome metabolica e obesità, tutte condizioni che rappresentano fattori di rischio per l’ischemia miocardica.
L’efficacia degli inibitori della fosfodiesterasi nei pazienti diabetici spesso è ridotta proprio per la presenza di disfunzione endoteliale.
Tuttò ciò è aggravato dall’eccesso di radicali liberi che conducono allo stress ossidativo. In queste condizioni è interessante la L-propionilcarnitina, derivato della L-carnitina con provata efficacia nel ridurre e correggere la disfunzione endoteliale, opponendosi altresì all’eccesso di produzione di radicali liberi. La L-propionilcarnitina quindi consente all’organismo diabetico e affetto da altre patologie croniche di rispondere agli inibitori delle fosfodiesterasi, come il sildenafil.

 

 

da Supplemento Salute di Repubblica.it

1 giugno 2007