Inaugurato a Milano il Centro per la Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi

 

 

E’ stato inaugurato questa mattina a Milano, nei nuovissimi spazi dell’Azienda Ospedaliera Polo Universitario Luigi Sacco, il Centro per la Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi.

La nuova struttura, realizzata grazie al raccordo tra l’Università degli Studi di Milano, il Polo Ospedaliero Luigi Sacco e l’Ospedale dei Bambini V. Buzzi, è stata finanziata con il generoso contributo della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, che proprio quest’anno celebra il venticinquesimo di attività.

Erano presenti all’evento Giulio Gallera, Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Anselmo Stucchi, Presidente della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Gianluca Vago, Rettore dell’Università degli Studi di Milano, Alessandro Visconti, Direttore generale ASST FBF SACCO – Ospedale Luigi Sacco, Gian Vincenzo Zuccotti, Coordinatore Scientifico del Centro di Ricerca Pediatrica “Romeo ed Enrica Invernizzi”. Nato da un progetto dell’Università Statale, il nuovo Centro si integra in maniera sinergica con il programma di Regione Lombardia per la creazione del “Nuovo Buzzi”, volto all’ampliamento significativo degli spazi per la degenza nella prospettiva della costituzione di un polo di riferimento multi-disciplinare e multi-specialistico per la cura dei minori fragili con patologie croniche, gravi disabilità o malattie rare complesse, che richiedono una forte sinergia e contiguità tra ricerca scientifica, formazione specialistica e assistenza.

Il Centro nasce in un momento particolarmente importante per l’area materno-infantile milanese. Infatti nella città di Milano, e in Regione Lombardia in generale, la nuova riforma sanitaria sta offrendo l’opportunità di riorganizzare profondamente l’assistenza nell’area materno-infantile. Questa riorganizzazione, che passa attraverso il Polo Pediatrico dell’Ospedale dei Bambini e la creazione della Rete Interaziendale Milanese Materno-Infantile (RIMMI) offre l’occasione di mettere in rete tutte le branche specialistiche che, intervenendo con diverse specificità in livelli assistenziali diversi, offrono assistenza ai neonati, ai bambini, agli adolescenti, alle mamme e alle donne.  La rete coinvolge sia i servizi del territorio sia i centri specialistici, evitando duplicazioni d’offerta in modo da recuperare risorse per il miglioramento del livello assistenziale, della qualità e della sicurezza e, con questo Centro, anche della ricerca.

“Questo anno 2016 è il venticinquesimo di attività della nostra Fondazione – ha commentato il Presidente della Fondazione Invernizzi, Anselmo Stucchi, –  i brillanti risultati conseguiti proiettano la famiglia Invernizzi e la loro Fondazione ai vertici della filantropia italiana. L’inaugurazione di questo Centro pediatrico, che sosteniamo finanziariamente, ci vede fortemente coinvolti anche perché la nostra cofondatrice, Enrica Invernizzi, ha sempre svolto opere benefiche per i bambini.”

Ha commentato il Rettore dell’Università Statale, Gianluca Vago: “Il Centro per la Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi, un caso esemplare della più lungimirante e generosa filantropia milanese, porta Milano in posizione di rilievo internazionale anche per la pediatria, consentendo di moltiplicare le connessioni tra la ricerca di base, ricerca clinica e cura. Lavoreremo insieme per garantire ai piccoli pazienti un’assistenza non solo di qualità ma anche all’avanguardia in termini di trasferibilità dei risultati della ricerca alla cura”.

Il Centro costituirà un polo di ricerca di eccellenza per la diagnosi, il trattamento, la cura e la prevenzione di patologie caratteristiche dell’età pediatrica. In particolare, collaborerà attivamente con i Dipartimenti clinici e l’Università Statale di Milano per creare una rete scientifica integrata per la ricerca di base, traslazionale e clinica nelle tre seguenti aree di interesse.

Diabete Tipo I: conosciuto anche come diabete insulino-dipendente, è una patologia cronica, caratterizzata dall’insorgenza di complicanze severe a medio-lungo termine.  Il continuo aumento di incidenza a livello mondiale e l’importante impatto socio-economico di questa patologia rendono necessari maggiori sforzi per sostenere la ricerca in questo settore.

Medicina Rigenerativa, Farmacocinetica e Farmacogenetica: è un ambito che ha la potenzialità di rivoluzionare gli approcci terapeutici in una vasta gamma di patologie comuni e rare, favorendo la riparazione strutturale e funzionale di organi e tessuti danneggiati a causa di difetti congeniti o di condizioni patologiche; in quest’area sarà anche favorita lo sviluppo di studi farmacologici e di una medicina personalizzata sul paziente pediatrico.

Genomica batterica e crio-microscopia elettronica: verranno utilizzate le più avanzate metodologie di analisi bioinformatica e biofisica, integrando i ‘Big-Data’ derivanti dalle applicazioni di metodologie genomiche con quelli derivanti da analisi bio-molecolari e delle strutture tridimensionali di sistemi macromolecolari cellulari e virali.

Quest’ultima area di studio avrà a propria disposizione anche il Crio Microscopio elettronico della Statale –  anche questo cofinanziato dalla Fondazione Invernizzi. Il nuovo strumento, il primo in Italia di questo tipo, potrà essere utilizzato nel nuovo Centro per lo sviluppo di una piattaforma ad alta tecnologia che consentirà ai ricercatori lo studio e il controllo delle infezioni da patogeni emergenti multi-resistenti e lo sviluppo di nuovi farmaci.

 

 

da Salute Domani