Influenza A: ma il vaccino è sicuro?
Sono giunte alla redazione di Humanitas Salute alcune richieste di chiarimento in merito all’articolo “Vaccino contro l’Influenza A: i miti da sfatare“.
Pubblichiamo di seguito le domande e le risposte del dott. Michele Lagioia, vicedirettore sanitario dell’Istituto Clinico Humanitas.
Cosa significa “ragionevolmente sicuro”? Il vaccino è o non è sicuro?
Il vaccino è sicuro. Si può credere o meno alla vaccinazione come strumento terapeutico e preventivo.
Il linguaggio medico può a volte sconcertare, eppure è necessario essere chiari. Ad esempio, è “ragionevolmente sicuro” l’uso dell’aspirina? Certamente sì, eppure questo farmaco può provocare effetti collaterali importanti. Non esistono farmaci o vaccini privi di effetti collaterali o avversi.
Il loro impiego è legato all’analisi rischio/beneficio.
Vale la pena vaccinare i propri figli con un vaccino definito “ragionevolmente sicuro”?
Il vaccino non è obbligatorio, ma rappresenta un’importante opportunità. Si vaccina perché i benefici sono molto maggiori dei rischi. Attualmente i Pronto Soccorso pediatrici in Italia stanno registrando il quintuplo degli accessi e circa 1 bimbo su 100 viene ricoverato per complicanze respiratorie. In particolare sono interessati i bambini con malattie respiratorie o immunologiche già in atto.
E’ vero che negli Stati Uniti si utilizza un altro vaccino?
No, è falso. Il 15 settembre la FDA (l’ente governativo che approva i farmaci negli USA) ha approvato quattro vaccini anti-H1N1, fra i quali il Focetria.
Il mercurio presente nel vaccino è pericoloso?
La quantità di mercurio (thimerosal) presente in ogni dose è pari a 0.05 mg. In letteratura medica non esistono evidenze legate a patologie indotte da questo dosaggio.
In Medicina, il mercurio viene utilizzato come conservante dei vaccini, nelle preparazioni di immunoglobuline, sieri anti-veleno, soluzioni disinfettanti per uso oftalmologico e nasale… e negli inchiostri per tatuaggi.