Insulina orale fallisce in fase III, sviluppo clinico interrotto
Solo in Europa, oltre il 6 % della popolazione adulta è affetta da diabete e questo numero sta crescendo ogni anno. Grazie ai trattamenti precoci che hanno mostrato di avere vantaggi a lungo termine per la salute delle persone affette da diabete, l’insulina a uso orale potrebbe essere una svolta.
Purtroppo questo traguardo sembra lontano. Oramed Pharmaceuticals ha dichiarato che terminerà lo sviluppo del candidato insulina orale ORMD-0801 per il diabete di tipo 2 dopo il fallimento di uno studio di Fase III, facendo crollare le azioni dell’azienda fino al 76%. L’amministratore delegato Nadav Kidron ha dichiarato che l’esito dello studio ORA-D-013-1 “è molto deludente, visti i risultati positivi delle sperimentazioni precedenti”.
Iniziato nel 2020, lo studio ha arruolato 710 pazienti con diabete di tipo 2 e controllo glicemico inadeguato con due o tre agenti orali per la riduzione del glucosio. Inizialmente Oramed aveva previsto di arruolare 675 partecipanti. I soggetti che hanno completato un periodo iniziale di screening di 21 giorni sono stati randomizzati a ricevere un trattamento una o due volte al giorno con ORMD-0801 alla dose di 8 mg o placebo.
Oramed ha dichiarato che lo studio non ha raggiunto l’endpoint primario, che metteva a confronto l’efficacia di ORMD-0801 con il placebo nel migliorare il controllo glicemico, valutato dalla variazione media dell’A1C rispetto al basale a 26 settimane. Lo studio ha inoltre mancato l’obiettivo secondario di variazione media del glucosio plasmatico a digiuno dal basale a 26 settimane.
Da molti anni Oramed sta lavorando per scoprire un modo per convertire i farmaci iniettabili in trattamenti per via orale, culminando in una tecnologia rivoluzionaria: questa protegge il peptide quando entra nel tratto gastrointestinale con un rivestimento speciale, mentre gli inibitori della proteasi fermano gli enzimi intestinali che degradano la proteina dal danneggiare il farmaco. Inoltre, i potenziatori di assorbimento aiutano i peptidi ad attraversare la parete dell’intestino tenue.
Un secondo studio di Fase III, denominato ORA-D-013-2, è iniziato nel 2021 e sta esaminando l’uso di ORMD-0801 con dosaggio notturno.
Gli studi di fase avanzata erano stati avviati dopo che Oramed ha annunciato i promettenti risultati della Fase II, tra cui una riduzione dello 0,95% dell’A1C nei pazienti a cui era stata somministrata la dose di 8 mg del farmaco una volta al giorno.
L’azienda sta valutando ORMD-0801 anche in uno studio di fase intermedia per la steatoepatite non alcolica.
Anche Novo Nordisk stava sviluppando un prodotto a base di insulina orale. I risultati positivi della fase 2a sono stati presentati alle sessioni scientifiche dell’American Diabetes Association del 2017 e i risultati completi della fase 2 di fattibilità sono stati pubblicati su Lancet Diabetes & Endocrinology nel 2019.
Tuttavia, Novo Nordisk, che produce l’agonista orale del recettore del glucagone-like peptide-1 semaglutide (Rybelsus), ha successivamente interrotto lo sviluppo del proprio prodotto insulinico orale. Secondo una dichiarazione, “i risultati iniziali hanno sollevato dubbi sul fatto che la terapia insulinica possa veramente rispondere alle esigenze insoddisfatte dei pazienti. Pertanto, abbiamo interrotto questo lavoro per concentrarci su progetti che potrebbero effettivamente migliorare gli esiti cardiometabolici delle persone affette da diabete”.
da PHARMASTAR