Interrompere la somministrazione di insulina basale previene l’ipoglicemia nei bambini che fanno attivita’ fisica
In uno studio condotto su bambini con diabete di tipo 1 in terapia con microinfusore, la sospensione temporanea della somministrazione di insulina ha aiutato a prevenire l’ipoglicemia durante l’esercizio di attività fisica. L’attivita’ fisica regolare è consigliata ai bambini con il diabete di tipo 1, ma è spesso difficile mantenere livelli glicemici costanti se l’attività è protratta a lungo, in particolare il movimento porta ad un aumentato consumo di zuccheri, che possono provocare l’ipoglicemia. Secondo un articolo pubblicato nel numero di ottobre di Diabetes Care, molti studi hanno analizzato la patofisiologia dell’ipoglicemia indotta dall’attività fisica, ma pochi hanno esaminato quali strategie adottare per prevenirla. La dr. Eva Tsalikian del Jaeb Center for Health Reseach di Tampa in Florida e i suoi colleghi del Diabetes Research in Children Network Group hanno analizzato gli effetti della sospensione di insulina basale somministrata mediante microinfusore su 49 bambini diabetici. Ai soggetti studiati veniva sospesa in modo casuale la somministrazione di insulina durante cicli di allenamento al tapis roulant della durata di 15 minuti, intervallati da pause di 5 minuti di riposo. (Le pulsazioni da raggiungere erano 140 al minuto). Il livello di ipoglicemia, definito come glicemia a 70 o inferiore, era del 16% se la basale veniva sospesa, mentre era del 43% se l’insulina continuava ad essere somministrata. Non sono stati riscontrati livelli chetonici anomali nel sangue dei bambini. I ricercatori affermano che “interrompere l’insulina basale durante l’attività fisica è una strategia efficace per ridurre l’ipoglicemia nei bambini con diabete di tipo 1, ma aumenta il rischio di iperglicemia “. Gli studiosi fanno notare che questa strategia è possibile soltanto nei pazienti che fanno uso di microinfusore, non “per chi utilizza analoghi di insulina ad azione prolungata.”
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Da “In Diabetes Today” in American Diabetes Association Fonte: Diabetes Care 2006;29:2200-2204. Traduzione Daniela D’Onofrio 10 ottobre 2006 |