La conta dei carboidrati – 1 – A cura del Dr Andrea Scaramuzza
I carboidrati e la fibra sono (tra i macronutrienti) i maggiori responsabili dell’andamento della glicemia. Infatti, nella maggior parte dei casi, dopo 20-90 minuti dalla loro assunzione circa il 90% è trasformato in glucosio e messo in circolo.
1. Per le proteine, invece, il 20-30% può essere trasformato in glucosio, quindi solo parzialmente e con maggiore lentezza, tanto da essere immesso nel circolo sanguigno a distanza di 4-6 ore dall’assunzione; solo il 10% dei grassi, infine, si trasforma in glucosio. Tuttavia, pasti ricchi in grassi possono indurre una resistenza all’azione dell’insulina e causare iperglicemia tardiva.
2. Alcuni fattori possono influenzare la risposta della glicemia, quali l’indice glicemico e il carico glicemico del pasto, la presenza di fibra alimentare, il momento della giornata in cui avviene il pasto, le variazioni interpersonali (soprattutto all’esordio del diabete e nei primi anni di malattia).
3. Una dieta equilibrata (che può pertanto diventare ‘protettiva’ nei confronti del raggiungimento e il mantenimento di un buon compenso della glicemia) deve prevedere una giusta ripartizione tra nutrienti: il 55-60% delle calorie giornaliere introdotte deve provenire dai carboidrati, meglio se complessi, il 25-27% dai grassi, meglio se di origine vegetale o ricchi di omega-3 e omega-6; la quota restante delle calorie deve essere fornita dalle proteine, con particolare attenzione al rapporto proteine vegetali/animali.
4. L’apporto di fibra alimentare deve essere costante e prevedere almeno 25-30 g/die. Il controllo della glicemia postprandiale, ma in modo più generico il compenso glicemico, è espressione del contenuto di carboidrati e fibra alimentare introdotti con la dieta e da esso dipende il fabbisogno insulinico.
5. Scopo del conteggio dei carboidrati è quello di aiutarti ad essere autonomo nel saper quantificare il contenuto di carboidrati di un pasto, e utilizzare questo dato per calcolare al meglio la dose di insulina necessaria, rendendo la terapia dietetica flessibile e quella insulinica più mirata alle tue reali esigenze.
Il percorso educativo che porta a conoscere il conteggio dei carboidrati deve essere condotto da un team (diabetologo e dietista) e ha come principale attore la persona con diabete (cioè te o la tua famiglia quando sei ancora troppo piccolo) che è parte attiva di tutto il lavoro.
Qui troverai alcuni strumenti che speriamo siano utili per imparare il conteggio dei carboidrati e iniziare ad utilizzarlo.
Devi però sapere che ci sono diversi livelli di approfondimento progressivamente più complessi che richiederanno una sempre maggiore abilità e un buon livello di esercitazione.
Qui troverai alcuni strumenti che speriamo siano utili per imparare il conteggio dei carboidrati e iniziare ad utilizzarlo.
Devi però sapere che ci sono diversi livelli di approfondimento progressivamente più complessi che richiederanno una sempre maggiore abilità e un buon livello di esercitazione.
Dr Andrea Scaramuzza
Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona