La fine del diabete, Camillo Ricordi
Trapianti, staminali, nanotecnologie: le armi vincenti in un futuro di ricerca senza frontiere, per sconfiggere le malattie oggi incurabili.
La storia del diabete è lunga quanto quella dell’umanità, ma negli ultimi decenni è forse giunta a una svolta grazie alle maggiori conoscenze acquisite sul funzionamento del pancreas, delle isole pancreatiche, del sistema immunitario e di tutti gli elementi coinvolti nel controllo della glicemia. È un ambito della scienza medica in pieno fermento, di grande interesse anche per i giovani che pensano di dedicare il loro futuro alla ricerca. È un risultato frutto del lavoro congiunto di migliaia di ricercatori in tutto il mondo, esperti che dovrebbero essere messi nella condizione di lavorare al meglio e di interagire tra loro, perché solo con una visione strategica collaborativa della ricerca si può sperare di battere definitivamente malattie complesse e diffuse come il diabete.
Camillo Ricordi, erede della nota famiglia discografica, dal 1986 vive e lavora negli Stati Uniti. Ha ideato un metodo, oggi usato in tutto il mondo, che permette di isolare le cellule che producono insulina dal pancreas trapiantandole nel fegato del ricevente. Per tali ragioni è riconosciuto come il maggior esperto mondiale nella lotta contro il diabete di tipo 1. Insegna all’Università di Miami e ne dirige il Diabetes Research Institute. In Italia collabora con gli ospedali San Raffaele e Niguarda di Milano, ed è presidente dell’ISMETT di Palermo. Recentemente ha promosso l’eliminazione delle barriere geografiche alla collaborazione scientifica open source per la cura del diabete, e ha fondato The Cure Alliance, per superare gli ostacoli normativi, legali ed economici allo sviluppo di cure per tutti.
Daniela Ovadia è giornalista scientifica con una formazione in medicina e neuroscienze. Insegna giornalismo scientifico al master dell’Università Statale di Milano e collabora con numerose testate tra le quali «Le scienze» e «Mente e Cervello». È direttore scientifico di Agenzia Zoe. Tra i suoi interessi principali c’è anche la bioetica, ambito nel quale svolge attività di ricerca in collaborazione con l’Ospedale Niguarda di Milano e l’Università di Pavia.
www.diabetesresearch.org
www.thecurealliance.org