La lettera di Diabete Italia all’Alitalia
ROMA, 3 febbraio 2015
OGGETTO: Bianconi/Alitalia – negato imbarco sul volo Roma (FCO)-San Pietroburgo (LED) AZ540 del 2 luglio 2014 – persone con diabete su voli Alitalia
Egregi Signori, la scrivente associazione Diabete Italia (nel prosieguo, per brevità, l’“Associazione”) con la presente intende rappresentare quanto segue in relazione al negato imbarco della sig.ra Sandra Bianconi sul volo in oggetto, episodio a Voi già noto per le cortesi segnalazioni ripetutamente rivolteVi dalla stessa sig.ra Bianconi e da suo marito sig. Stefano Valentini sin dal 17 luglio 2014.
L’Associazione vanta, tra i propri componenti, le principali Società Scientifiche di settore (AMD, OSDI, SID, SIEDP e SIMG), nonché le più rappresentative Associazioni fra persone con diabete in Italia (AGD Italia, ANIAD, Diabete Forum e FAND).
Ai sensi del proprio statuto (art. 2.1) che si allega, l’Associazione ha come ragion d’essere il miglioramento continuo della qualità della vita e dell’assistenza alle persone con diabete e la rappresentanza del “mondo del diabete” verso le istituzioni.
Comprenderete quindi come, avendo appreso l’increscioso episodio che ha interessato la sig.ra Bianconi, sia nostro precipuo dovere scriverVi la presente, al fine di chiarire alcuni punti che paiono oscuri. In primo luogo, ci sfuggono le motivazioni specifiche per le quali è stato impedito alla sig.ra Bianconi l’accesso a bordo del volo in oggetto. Nelle Vostre risposte alle comunicazioni dei coniugi Valentini, che quest’ultimo ci ha cortesemente inoltrato (e che si allegano alla presente unitamente alle email dei coniugi Valentini), infatti, si fa menzione di una non meglio precisata non conformità alle procedure previste da Alitalia, senza però che risulti chiaramente a quali di queste procedure effettivamente la sig.ra Bianconi avrebbe omesso di conformarsi . Facciamo presente, in via incidentale, che la sig.ra Bianconi e, con lei, migliaia di pazienti diabetici italiani viaggiano regolarmente con altre compagnie aeree attenendosi a quelle stesse regole che, a nostro avviso arbitrariamente e senza logico supporto motivazionale, non sono state ritenute sufficienti dalla Vostra compagnia per l’imbarco sul volo in oggetto.
L’Associazione ritiene, inoltre, essenziale rappresentarVi che l’insulina, indispensabile, come noto, per la sopravvivenza stessa delle persone affette da diabete, non può essere imbarcata in stiva, in quanto potrebbe risentire degli importanti sbalzi di temperatura e di pressione nella stiva dell’aereo, con conseguente perdita della sua efficacia . È, quindi, di vitale importanza che alle persone con diabete sia consentito portare a bordo dell’aeromobile l’insulina necessaria per l’intera durata del loro viaggio, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza aerea. E tale normativa, a quanto ci risulta, è stata rispettata dalla sig.ra Bianconi, la quale ha presentato regolare prescrizione medica ai controlli di sicurezza certificante la sua condizione e dunque la necessità dei medicinali che portava con sé, unitamente ai foglietti illustrativi. La possibilità, paventata nella Vostra comunicazione del 29 dicembre u.s., di imbarcare in stiva l’insulina (o altri prodotti necessari alle persone con diabete) è quindi errata e pericolosa per l’incolumità delle persone con diabete e sarà nostra cura, ove da voi confermata, avversarla in ogni sede competente per assicurare un pieno diritto alla cura da parte dei soggetti affetti da tale grave patologia.
Per quanto concerne la richiesta di segnalare già in sede di prenotazione la necessità di portare medicinali o siringhe a bordo – richiesta che la Vostra compagnia sembrerebbe avanzare, a differenza di altre compagnie – va preliminarmente detto come non sia ben chiaro il meccanismo con cui ciò possa avvenire, non essendo evidenziata sul sito web di Alitalia alcuna sezione da utilizzare per la trasmissione di tale comunicazione durante la prenotazione del volo. A maggior ragione ciò non avviene quando il volo operato da Alitalia sia venduto anche tramite siti web di altre compagnie aeree che collaborano con Alitalia (nel caso della sig.ra Bianconi, KLM) o, come da Voi stessi comunicato ai coniugi Valentini, tramite agenzia di viaggio.
In ogni caso, richiedere una tale segnalazione obbligatoria all’atto della prenotazione – o in seguito, ma entro le 24 ore precedenti al volo, come sembra trapelare dalla Vostra ultima comunicazione del 29 dicembre 2014 – tale da non consentire l’imbarco se non effettuata, ci sembra possa costituire un’ingiustificata restrizione del diritto alla libera circolazione e all’eguale trattamento delle persone diabetiche, che la nostra associazione ha il dovere di contrastare.
L’Associazione Vi prega, pertanto, di chiarire se una tale norma esista e quali ne siano le ragioni, che dovrebbero evidentemente essere tanto serie da giustificare una così grave restrizione dei diritti delle persone affette da diabete.
Vi è poi un altro dato, in questa incresciosa vicenda, che riteniamo opportuno portare alla Vostra attenzione al fine di sollecitare una piena attuazione delle relative norme di legge in materia, a piena tutela dei pazienti diabetici che si trovano a viaggiare in aereomobile.
Come a Voi ben noto, le condizioni di salute rappresentano un dato sensibile la cui comunicazione e diffusione può avvenire, ai sensi della normativa in materia di privacy, solo a fronte (i) di una corretta e puntuale informativa delle finalità del relativo trattamento e (ii) dell’indicazione delle persone o quantomeno delle categorie di persone che a tali dati avranno accesso. Non sembra che tale informativa sia stata fornita alla sig.ra Bianconi in sede d’imbarco, né che quest’ultima abbia prestato il proprio consenso scritto, prima che il Vostro personale chiedesse informazioni che, non si comprende come, sono pervenute al comandante dell’aeromobile e al Caposcalo di Fiumicino e da questi a terze persone, a quanto risulta dalle Vostre risposte alle comunicazioni dei coniugi Valentini. Anche di questo si richiede spiegazione al fine di prevenire eventuali richieste di intervento alle competenti autorità in materia.
Non si comprende, dunque, ad oggi, a quali particolari regole – che, in ogni caso, non potrebbero essere discriminatorie e dovrebbero essere rispettose della privacy delle persone interessate – siano soggetti i pazienti diabetici che desiderano volare con Alitalia. Alla luce di quanto sopra, Vi chiediamo di descrivere dettagliatamente le procedure necessarie per l’imbarco di persone con diabete e di indicarne le ragioni giustificatrici , nonché le sezioni del sito dove sia possibile riscontrare le stesse in maniera chiara e univoca, se esistenti. Sul punto, invitiamo la Vostra compagnia a fare chiarezza, prendendo esempio da altre compagnie aeree che al volo di persone con diabete dedicano persino una specifica sezione del loro sito web. Ad esempio, Air France rinvia a una vera e propria guida al volo per i persone con diabete. Lo stesso è a dirsi per il sito di Etihad Airways, Vostro azionista, che recita: “Guests suffering from diabetes do not require medical clearance for travel on Etihad Airways. […] You should have a medical report from your doctor if you are carrying any medication or syringes in your hand luggage. This is to ensure that you do not have a problem with clearance at the security checks. Guests who use insulin are advised to carry this, appropriately packaged, in their hand luggage.
Medical clearance (through MEDIF) is required for unstable conditions or if you have recently been admitted to hospital”.
Come detto in apertura della presente lettera, Diabete Italia ha a cuore la salute di centinaia di migliaia di persone con diabete in Italia e ha il dovere di agire a tutela dei loro diritti. Quello che all’Associazione preme ottenere, con questa lettera, non è quindi un risarcimento dei danni, ferma restando la richiesta risarcitoria giustamente avanzata a titolo personale dal sig. Valentini e dalla sig.ra Bianconi. Ciò che preme all’Associazione,invece, è che il diritto di centinaia di migliaia di persone a una vita piena e dignitosa non sia pregiudicato da comportamenti irrazionali e potenzialmente dannosi. Qualora, pertanto, la Vostra compagnia non fornisca puntuali chiarimenti sulle regole applicabili all’imbarco di pazienti con diabete, la nostra Associazione si riserva di intraprendere tutte le iniziative, anche giudiziali, che riterrà opportune per la tutela degli scopi statutari, fermo restando che, in ogni caso, sarà cura dell’Associazione fare opera d’informazione e prevenzione, tra i suoi iscritti, affinché questi possano optare consapevolmente per soluzioni che consentano loro di viaggiare in aereo evitando inconvenienti come quello occorso alla sig.ra Bianconi, nel rispetto della normativa nazionale e internazionale.
Distinti saluti.
Salvatore Caputo
Presidente Diabete Italia