La patente di guida a rischio per i pazienti diabetici
La patente di guida a rischio per i pazienti diabetici. La denuncia arriva dalle varie associazioni nazionali poiché un decreto del Governo, che recepisce a una direttiva comunitaria, limiterebbe la concessione e il rinnovo della patente di guida agli automobilisti affetti da diabete.
A seguito della nuova normativa il medico diabetologo curante è tenuto a comunicare alla Motorizzazione Civile eventuali crisi di ipoglicemia dei suoi pazienti per l’adozione dei relativi provvedimenti.
Un obbligo che, secondo le associazioni dei diabetici, farà sì che il paziente diabetico eviterà di comunicare al proprio medico eventuali crisi con il risultato di una terapia farmacologica non idonea al proprio caso clinico.
Secondo Antonio Cabras, presidente della Federazione Diabete Giovanile: “Il decreto non solo contravviene alla legge sulla privacy ma mina il rapporto medico paziente inducendo quest’ultimo a non comunicare gli eventi con serie conseguenze sui livelli assistenziali. La patente – prosegue Cabras – è fondamentale per la persona con diabete, le consente di svolgere diverse attività lavorative e dunque è facile prevedere che il provvedimento comporterà enormi costi in termini sociali ed economici. Inoltre in tutti questi anni ci siamo impegnati per responsabilizzare il diabetico e i suoi familiari nella gestione della malattia. A differenza di altri paesi europei, in Italia abbiamo puntato molto sull’educazione sanitaria e questa norma certamente ci riporta indietro di anni, non alimenta la fiducia, e rischia di portare discrimini ingiustificati”.
Le associazioni precisano inoltre che sulla base dei dati Aci-Istat solo lo 0,03% degli incidenti in Italia è causato da chi è affetto da gravi patologie e, tra queste, anche il diabete.
Infine le associazioni dei pazienti diabetici, dopo un incontro con il vicepresidente vicario del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, stanno già predisponendo un documento da sottoporre all’attenzione delle commissioni comunitarie, per apportare alcune modifiche al testo e garantire alle persone con diabete dignità e capacità di autogestione.
Il provvedimento interesserebbe circa due milioni di pazienti affetti da diabete, tante infatti sono le persone rappresentate dalle associazione dei diabetici.
(m. r.)