La sensibilizzazione inizia tra i banchi: al via progetto per i bambini diabetici

Un sito web dedicato – www.scuolaediabete.it/siedp – e un CD ROM che contiene video informativi, indicazioni ministeriali e schede pronte all’uso: sono questi gli strumenti messi a disposizione dalla SIEDP-Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica in collaborazione con Roche Diabetes Care nell’ambito del progetto “Scuola e Diabete”, il cui obiettivo è sostenere gli insegnanti delle scuole italiane nel delicato compito di supportare gli alunni affetti da diabete 1.

Il diabete di tipo 1 viene diagnosticato in genere nei bambini o nei giovani adulti, e a soffrire di questa patologia, in tutto il mondo, è circa il 3% di bambini e adolescenti – per un totale, in Italia, di circa 20 mila piccoli pazienti. Il diabete di tipo 1 si verifica quando il sistema immunitario distrugge le cellule beta del pancreas che producono insulina: il corpo, quindi, non produce insulina, che deve essere loro somministrata 4/5 volte al giorno.

“Il diabete di tipo 1 colpisce un numero sempre maggiore di bambini in Italia, le percentuali di incidenza ce lo testimoniano: +3,6% ogni anno – spiega Valentino Cherubini, Coordinatore del Gruppo di Studio Diabetologia della SIEDP e Direttore della SOD Diabetologia Pediatrica, Azienda Ospedaliero – Universitaria, Ospedali Riuniti ‘Umberto I – G.M. Lancisi – G. Salesi’ di Ancona -. La scuola è l’ambiente in cui i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo: questo ci ha spinto a cercare di dare un contributo tangibile, attraverso la creazione di un CD, che potesse essere d’aiuto agli insegnanti italiani nel loro rapporto quotidiano con questi ragazzi”.

“Gli insegnanti hanno un compito molto complesso – conclude Patrizia Patera, Componente del Gruppo di Studio Diabetologia della SIEDP e Diabetologa Pediatra presso l’IRCCS dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma -. Sono coinvolti su più fronti e con questi strumenti abbiamo voluto rendere disponibili materiali semplici, pratici e molto diretti”.

 

da Salute24ore