La tavola mediterranea non ha posto per il tipo 2
Una nuova ricerca dimostra che la dieta mediterranea riduce le probabilità che insorga il diabete. I risultati dello studio Seguimiento Universidad de Navarra (SUN), che per la sua importanza è stato anticipato dall’edizione online del British Medical Journal , suggeriscono che i benefici della dieta mediterranea potrebbero essere particolarmente significativi per le persone a rischio più elevato di sviluppare il diabete per via del peso corporeo, della familiarità, della pressione arteriosa o di altri fattori di rischio. «Il nostro studio prospettico di coorte suggerisce che si può ottenere un’efficace protezione contro il diabete grazie alla tradizionale dieta mediterranea, ricca in olio extravergine di oliva, frutta, verdura, frutta secca, cereali, legumi e pesce, ma relativamente povera in carne e latticini» afferma il coordinatore dello studio Miguel Martínez-Gonzalez, epidemiologo all’Università di Navarra a Pamplona, Spagna. Varie altre ricerche precedenti aveva già stabilito una relazione tra dieta mediterraneana e riduzione del rischio di sindrome metabolica, ma un solo altro studio importante aveva messo in evidenza che adottando questo stile alimentare si può ridurre il rischio di sviluppare il diabete. Questo studio – di Mozaffarian et al. – era indirizzato però ai sopravvissuti a un infarto miocardico recente. Nel loro studio, invece, Martínez-Gonzalez e colleghi hanno osservato specificamente studenti universitari senza storia di cardiopatia. «Questa è la prima volta che si conduce un ampio studio prospettico di questo tipo in una coorte di pazienti inizialmente sani» osserva infatti Martínez-Gonzalez.
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14 giugno 2008 |