L’acido urico, fattore di rischio per la calcolosi renale
Le persone con diabete 2 hanno spesso livelli elevati di acido urico, un prodotto di rifiuto del nostro metabolismo. L’acidosi metabolica legata al diabete può causare un aumento dell’escrezione di sali di acido urico e la formazione di calcoli renali. Questo spiegherebbe l’aumentato rischio di calcoli renali di acido urico riscontrato nelle persone diabetiche. Cio’ emerge da uno studio – il primo a mettere a confronto le caratteristiche biochimiche delle vie urinarie dei diabetici tipo 2 con quelle di normali volontari che, a maggio, sarà pubblicato nel Journal of the American Society of Nephrology. Secondo questo studio, le persone con diabete tipo 2 hanno un rischio maggiore di sviluppare una calcolosi renali in generale e calcoli renali di acido urico in particolare. La ragione di questo aumentato rischio risiederebbe nel fatto che hanno urine altamente acide. Il prossimo passo della ricerca sarà quello di capire come mai i diabetici hanno una quantità anormale di acido urico e quali altri fattori proteggano quei diabetici che non formano calcoli di acido urico. L’obesità e un’alimentazione ricca in proteine animali sono fattori associati ad elevati livelli di acido urico. I calcoli renali sono depositi solidi che si formano nei reni a partire da sostanza presenti nelle urine. Quando le sostanze di rifiuto non si sciolgono completamente nell’urina, iniziano a formarsi particelle microscopiche che, col tempo, si accrescono formando depositi solidi. Questi possono rimanere nei reni o rompersi e spostarsi lungo le vie urinarie. I calcoli di acido urico sono più difficili da diagnosticare rispetto ad altri tipi di calcoli perché non si vedono nelle normali radiografie addominali.
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UT Southwestern Medical Center aprile 2006 |