Le pillole del dr Andrea Scaramuzza ATTD 2025, day 1
È iniziata mercoledì 19 ad Amsterdam la diciottesima edizione di quello che negli anni è diventato il punto di riferimento per quanto riguarda terapie innovative e tecnologia per la cura del diabete.
Sono ormai oltre 5400 i partecipanti, provenienti da 95 Paesi del mondo che in questi 4 giorni hanno seguito e seguiranno 49 simposi e decine di altri incontri. Cosa dobbiamo aspettarci?
Nulla di particolarmente eclatante, ma tanti piccoli pezzetti di un puzzle che, quando completamente finito, ci porterà dritto alla cura di questa malattia così pesante quanto invisibile.
Nulla di particolarmente eclatante, ma tanti piccoli pezzetti di un puzzle che, quando completamente finito, ci porterà dritto alla cura di questa malattia così pesante quanto invisibile.
I lavori si sono aperti nella mattina di mercoledì con un simposio dedicato alle startup e al discorso dell’innovazione e degli investimenti necessari per sostenere questa innovazione.
Trovare gli investitori giusti è fondamentale e le startup dovrebbero intervistare potenziali investitori per garantire l’allineamento in termini di tempistiche, comprensione del settore e ciclo di vita del fondo. Il networking è essenziale perché le startup possano raggiungere e coinvolgere gli investitori e le presentazioni giuste possono aumentare significativamente le opportunità di incontrare le persone giuste che possano garantire i fondi necessari.
Ciò che c’è di nuovo nella tecnologia per il diabete comprende l’uso della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, così come un miglioramento dei sensori, che possono migliorare l’assistenza ai pazienti e l’efficienza del sistema. L’intelligenza artificiale ha il potenziale per trasformare l’assistenza sanitaria migliorando la diagnosi e la personalizzazione del trattamento, pur con sfide normative da affrontare.
Trovare gli investitori giusti è fondamentale e le startup dovrebbero intervistare potenziali investitori per garantire l’allineamento in termini di tempistiche, comprensione del settore e ciclo di vita del fondo. Il networking è essenziale perché le startup possano raggiungere e coinvolgere gli investitori e le presentazioni giuste possono aumentare significativamente le opportunità di incontrare le persone giuste che possano garantire i fondi necessari.
Ciò che c’è di nuovo nella tecnologia per il diabete comprende l’uso della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, così come un miglioramento dei sensori, che possono migliorare l’assistenza ai pazienti e l’efficienza del sistema. L’intelligenza artificiale ha il potenziale per trasformare l’assistenza sanitaria migliorando la diagnosi e la personalizzazione del trattamento, pur con sfide normative da affrontare.
A seguire un simposio sponsorizzato da Sanofi in cui si è parlato di nuove terapie per i pazienti con diabete tipo 2.
Una serie di simposi in parallelo ha preceduto l’apertura ufficiale del congresso.
Tandem ha parlato dell’impiego della tecnologia di Tandem Control IQ per i pazienti con diabete tipo 2 (è stato pubblicato proprio mercoledì sul New England Journal of Medicine l’articolo che si riferisce a questo studio), Abbott ha sottolineato l’importanza di adottare il monitoraggio intensivo della glicemia con l’uso dei sensori, Insulet ha riportato i soddisfacenti dati real-time degli utilizzatori di Omnipod 5, Dexcom ha anticipato le prossime novità, sulle quali torneremo a breve.
Ci sono stati anche due simposi, uno dedicato agli advocates del diabete (simposio #dedoc) e uno ai giovani medici in carriera, ai quali sono stati dati consigli per una crescita professionale.
Ci sono stati anche due simposi, uno dedicato agli advocates del diabete (simposio #dedoc) e uno ai giovani medici in carriera, ai quali sono stati dati consigli per una crescita professionale.
Il simposio che più mi ha interessato è stato quello di Vertex, dal quale speravo di portarmi a casa qualche novità, che purtroppo non c’è stata, ma che ha tracciato comunque un viaggio interessante verso un orizzonte più roseo per tutti. Jay Skyler ha brillantemente introdotto la sessione lasciando poi la parola a Pratik Choudhary che ha parlato della terapia delle persone con diabete tipo 1 e degli sviluppi futuri, con riferimento in particolare ai sistemi automatici di somministrazione dell’insulina. Eelco de Koning ha parlato del trapianto di pancreas e di cellule pancreatite, mentre il chirurgo canadese Trevor Reichman ha parlato della terapia con cellule staminali, da quelle con immunosoppressione, ormai dimostratesi efficaci nel ridurre, fino ad azzerare l’uso di insulina esterna, a quelle piu innovative con le cellule staminali protette e senza l’uso di immunosoppressione.
Si è parlato dello studio VX-880 con l’uso di zimislecel (cellule staminali e immunosppressione) che potrebbe diventare uno standard del trapianto, in attesa che la versione senza immunosppressione dia i frutti sperati.
Si è parlato dello studio VX-880 con l’uso di zimislecel (cellule staminali e immunosppressione) che potrebbe diventare uno standard del trapianto, in attesa che la versione senza immunosppressione dia i frutti sperati.
Un’altra sessione in plenaria, questa sponsorizzata da Roche, in cui si è estensivamente parlato dell’impiego dell’intelligenza artificiale nella codifica e interpretazione dei monitoraggi glicemici, tecnologia abbondantemente impiegata dal sensore Roche, Accu-Check SmartGuide CGM solution, che ha ricevuto il marchio CE lo scorso luglio, per persone maggiorenni con diabete tipo 1 e 2.
La giornata poi si è chiusa con l’apertura ufficiale del 18th Advanced Technologies and Treatments for Diabetes e con la splendida relazione di Barbara McGowan che ha parlato di obesità.
L’obesità è un problema globale in crescita, con circa 3 miliardi di adulti che si prevede ne saranno colpiti entro il 2030, evidenziando la necessità di strategie di trattamento efficaci.
L’attuale farmacoterapia per l’obesità include terapie incretiniche come Semaglutide e Tirzepatide, che mostrano risultati promettenti sia nella perdita di peso che nel miglioramento delle complicanze correlate all’obesità.
C’è bisogno di dati del mondo reale per valutare la sicurezza e l’impatto a lungo termine dei farmaci per l’obesità, nonché per affrontare le disuguaglianze nell’accesso al trattamento.
L’obesità è un problema globale in crescita, con circa 3 miliardi di adulti che si prevede ne saranno colpiti entro il 2030, evidenziando la necessità di strategie di trattamento efficaci.
L’attuale farmacoterapia per l’obesità include terapie incretiniche come Semaglutide e Tirzepatide, che mostrano risultati promettenti sia nella perdita di peso che nel miglioramento delle complicanze correlate all’obesità.
C’è bisogno di dati del mondo reale per valutare la sicurezza e l’impatto a lungo termine dei farmaci per l’obesità, nonché per affrontare le disuguaglianze nell’accesso al trattamento.
a cura del Dr Andrea Scaramuzza
Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona