L’insulina detemir non attraversa la placenta
L’Insulina detemir, un analogo dell’insulina ad azione prolungata relativamente nuovo, può essere utilizzato in tutta sicurezza dalle donne incinte perché non attraversa la placenta umana. È questa la rassicurante conclusione di uno studio pubblicato da poco su Diabetes Care.
L’insulina detemir è un analogo dell’insulina ad azione prolungata che offre una farmacocinetica di assorbimento migliorata e una distribuzione tissutale più lenta grazie a forte legame con le proteine plasmatiche.
Dato che è sempre più utilizzata per il trattamento del diabete insulino-dipendente, anche nelle donne con diabete di tipo 2 (che potrebbero concepire durante il trattamento con il farmaco), così come delle donne che sviluppano un diabete gestazionale, la sua farmacocinetica transplacentare merita di essere studiata.
A tale scopo, gli autori dello studio, guidati da Katarzyna Suffecool, del Mount Sinai Hospital di New York, hanno arruolato 16 donne in gravidanza, di cui 11 con diabete mellito gestazionale e cinque con diabete di tipo 2, trattate con insulina detemir. Al momento del parto, sono stati raccolti 5 ml di sangue venoso materno e il sangue del cordone ombelicale, dai quali è stato separato il plasma, poi congelato a -20 °C fino al momento dell’analisi.
Il peso medio delle future mamme prima della gravidanza era di 85,9 kg (range 52,2-135,5 kg) e quello al momento del parto di 100,5 kg (range 65,9-129 kg). Il BMI era compreso tra 21 e 52,4 kg/m2 (media 32,4).
Le dosi giornaliere di insulina detemir assunte dalle pazienti variavano tra 10 e 96 unità (media 57,7). Le concentrazioni plasmatiche di insulina detemir nel sangue materno al momento del parto erano comprese tra 159 e 3804 pmol/l, con una media di 1015 pmol/l. Nessuno dei campioni di plasma del cordone ombelicale era, invece, positivo per l’insulina detemir.
Il livello medio materno di insulina endogena è risultato pari a 101,6 pmol/l (range 10,8-184,8 pmol/l) mentre la concentrazione ombelicale è risultata pari a 178 pmol/l (range 8-789 pmol/l).
Il parto è avvenuto a un’età gestazionale media di 37,7 settimane (range 36,1-39,4) e il peso medio alla nascita è risultato pari a 3490 grammi (range 1960-4310). I punteggi dell’indice di Apgar, che valuta la vitalità e l’efficienza delle funzioni vitali primarie del neonato, sono risultati compresi tra 4 e 9 dopo 1 minuto di vita e 8 e 9 dopo 5 minuti. Inoltre, nessuno dei 16 neonati è andato incontro a poglicemia neonatale.
Un recente studio randomizzato su donne in gravidanza affette da diabete di tipo 1 ha dimostrato che l’insulina detemir non è inferiore all’insulina NPH (Neutral Protamin Hagedorn) sia in termini di efficacia sia di sicurezza. Nello stesso studio, il trattamento con insulina detemir si è associato a percentuali simili di perdita fetale precoce e di decessi perinatali, ma a un’età gestazionale alla nascita più favorevole rispetto al trattamento con insulina NPH.
“Lo studio, in cui si è utilizzato un metodo nuovo e altamente specifico per rilevare l’insulina detemir e distinguerla dall’insulina endogena, dimostra che, nel campione studiato, i livelli di insulina detemir materni erano all’interno dell’intervallo previsto e descritto in precedenza negli adulti e che l’ormone non era, invece rilevabile nella circolazione fetale, a dimostrazione che l’insulina detemir non attraversa la placenta umana” concludono gli autori.
Tuttavia, sottolineano la Suffecool e i colleghi, sono necessari ulteriori studi per confermare questi dati su un numero maggiore di donne.
K. Suffecool, et al. Insulin Detemir Does Not Cross the Human Placenta. Diabetes Care 2015; 38:e20-e21; doi: 10.2337/dc14-2090
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da PHARMASTAR