Lipidi e statine non correlati all’incidenza della retinopatia
Né i livelli di lipidi, né l’uso di statine sembrano influire sull’incidenza della retinopatia diabetica proliferativa e dell’edema maculare nei pazienti affetti da diabete di tipo 1. A suggerirlo è un nuovo studio epidemiologico pubblicato di recente su JAMA Opthalmology.
Lavori precedenti avevano suggerito una possibile associazione tra lipidi sierici, da un lato, e retinopatia diabetica ed edema maculare, dall’altro, ma le associazioni hanno perso di significatività una volta aggiustati i risultati per le altre variabili.
Per questo studio, gli autori, guidati da Barbara EK Klein dell’Università del Wisconsin di Madison, hanno utilizzato i dati dello studio WESDR (Wisconsin Epidemiologic Study of Diabetic Retinopathy), un ampio studio epidemiologico partito nel 1979 e finanziato inizialmente dal National Eye Institute.
Tra i 903 soggetti con diabete di tipo 1 a esordio in età giovanile, la prevalenza stimata della retinopatia diabetica proliferativa (PDR) è risultata del 41,0% per persona-visita e 23,8% per l’edema maculare. L’incidenza stimata è risultata , invece, pari a 1,21% per persona-anno per la retinopatia diabetica proliferativa e 0,77% per persona-anno per l’edema maculare.
Valori elevati di colesterolo totale sono risultati associati a un modesto aumento della prevalenza della retinopatia diabetica proliferativa e dell’edema maculare, ma non con un aumento dell’incidenza di entrambe le patologie e la correlazione è scomparsa dopo l’aggiustamento dei dati in base ai valori di emoglobina glicata.
Anche se livelli elevati di colesterolo HDL sono stati risultati associati a una diminuzione della prevalenza di della retinopatia diabetica proliferativa e dell’edema maculare dopo l’aggiustamento, non sono risultati associati con l’incidenza della retinopatia diabetica proliferativa o dell’edema maculare. Risultati analoghi si sono ottenuti relativamente all’impiego di statine.
Inoltre, né il colesterolo HDL, né il colesterolo totale sono risultati associati alla mortalità.
“L’assenza osservata di associazione tra i lipidi e l’incidenza di queste gravi patologie retiniche è compatibile con la possibilità che questi lipidi sierici non siano importanti nella classificazione eziologica della retinopatia diabetica proliferativa e dell’edema maculare” concludono i ricercatori.
Viswanathan Mohan, della Madras Diabetes Research Foundation e del Dr. Mohan Diabetes Specialties Centre di Chennai, in India, nel commentare il lavoro dei colleghi ha detto che in letteratura ci sono vari studi trasversali che hanno evidenziato un’associazione tra colesterolo e colesterolo LDL, da un lato, e maculopatia, dall’altro. “Tuttavia, questo è il primo studio di follow-up longitudinale in cui si è valutata l’associazione tra lipidi sierici e retinopatia diabetica” ha sottolineato l’esperto.
“È interessante notare che anche in questo studio gli autori mostrano un’associazione tra lipidi sierici e prevalenza della retinopatia, ma nel follow-up non hanno trovato un’associazione tra lipidi sierici e retinopatia di nuova insorgenza” ha dichiarato Mohan, aggiungendo che le associazioni trovate in precedenza negli studi trasversali tra lipidi sierici e retinopatia diabetica (in particolare la maculopatia) potrebbero essere state dovute all’effetto di alcuni fattori confondenti.
“Anche se questi risultati potrebbero non influenzare direttamente il trattamento del diabete di tipo 1, non eliminano la necessità di valutare la dislipidemia e, nel caso ci sia, di trattarla ugualmente” ha concluso Mohan. “Anche se i lipidi sierici non sono la causa delle complicanze microvascolari come la retinopatia, controllare la dislipidemia è comunque importante per la prevenzione delle complicanze macrovascolari del diabete”.
B.E.K. Klein, et al. Serum Lipids and Proliferative Diabetic Retinopathy and Macular Edema in Persons With Long-term Type 1 Diabetes MellitusThe Wisconsin Epidemiologic Study of Diabetic Retinopathy. JAMA Ophthalmol. 2014; doi:10.1001/jamaophthalmol.2014.5108
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da PHARMASTAR