L’ipoglicemia sottovalutata dai pazienti
Mancamenti, cadute e conseguenti traumi, sono alcune conseguenze di un eccessivo abbassamento della glicemia, problema molto frequente tra i diabetici, ma spesso non riportato dai pazienti al proprio medico. Un caso di ipoglicemia su due per malati di diabete 1 e uno su 5 per malati di diabete 2 passa, infatti, inosservato.
Lo afferma il piu’ largo studio sul tema, Hypoglycaemia Assestment Tool (Hat), presentato in occasione del congresso dell’Associazione Europea per lo studio del Diabete (Easd) e condotto su 27.000 pazienti. Una soluzione arrivera’ a breve, quando entrera’ in commercio la ‘nuova insulina’, gia’ autorizzata dall’Ema, caratterizzata da durata d’azione superiore alle 24 ore e un effetto distribuito uniformemente nel corso della giornata.
“L’insulina degludec riduce significativamente le ipoglicemie (-25%) rispetto alla glargine. Inoltre consente grande flessibilita’ nei tempi di somministrazione”, spiega Simona Frontoni, Responsabile Diabetologia del Fatebenefratelli di Roma.
Bisognera’ invece aspettare ancora per altre due novita’ che potrebbero migliorare la qualita’ di vita dei pazienti.
“La nostra nuova incretina analogo del Glp1 con assunzione settimanale e’ in fase 3 di sperimentazione, mentre quella con assunzione orale, invece che tramite iniezione, e’ in fase 2″, annuncia Angela Bulotta, direttore medico per l’Italia della casa farmaceutica Novo Nordisk. L’assunzione settimanale e orale potrebbero costituire una svolta nell’aderenza terapeutica.
“Una persona con diabete nella sua vita compie fino a un milione di azioni come controllo glicemia, assunzione farmaci e visite mediche”, ricorda Salvatore Caputo, Presidente di Diabete Italia. Non c’e’ da stupirsi se “dopo un anno di terapia, un malato cronico su due non assume i farmaci in modo corretto, in genere perche’ se ne dimentica”.
da MeteoWeb.eu