Malattie autoimmuni: un vaccino modifica le cellule che le regolano
I richiami del vaccino contro il bacillo di Calmette-Guerin (BCG) indurrebbero modificazioni epigenetiche permanenti nelle cellule T regolatrici (Tregs), che aiutano a resettare e reimpostare il sistema immunitario e ad invertire l’autoimmunità. Questa evidenza emerge da uno studio condotto per la FDA da Denise Faustman del Massachusetts General Hospital Laboratory of Immunobiology. “La capacità potenziale del vaccino BCG nell’invertire l’autoimmunità riferita al diabete di tipo 1 e alla sclerosi multipla è stata dimostrata in diversi studi clinici in corso ma il meccanismo di ciò non ancora stato completamente compreso – dice Denise Faustman– Il nostro studio dimostra che BCG dà luogo a cambiamenti persistenti nel sistema immunitario al punto da invertire l’autoimmunità”.
I dati dello studio
Il gruppo coordinato da Faustman è stato il primo a documentare l’inversione del diabete di tipo 1 avanzato nei topolini e, successivamente, ha completato un trial clinico di fase I con il vaccino BCG. In quello studio si è dimostrato che i soggetti con diabete di tipo 1 trattati con BCG, presentavano incrementi statisticamente significativi nel numero delle cellule T per 4-6 settimane dopo la ripetizione della vaccinazione con BCG. Faustman ha riferito che le vaccinazioni ripetute con BCG reimpostano il sistema immunitario mediante un meccanismo di demetilazione di tutti i sei geni delle cellule T, portando ad una maggiore espressione di mRNA nelle cellule T CD4 nei pazienti trattati.
Questo suggerisce che non solo aumenta il numero delle cellule T dopo la vaccinazione, ma il trattamento ripristina stabilmente l’espressione epigenetica dei geni Treg che controllano la potenza cellulare. Il vaccino BCG, sicuro e poco costoso, potrebbe essere la chiave per fermare queste gravi malattie auto-immunitarie. I ricercatori hanno iniziato uno studio di fase II per verificare se la vaccinazione ripetuta con BCG possa migliorare clinicamente il diabete di tipo 1 negli adulti con malattia in atto.
I risultati di fase I del follow up a lungo termine (8 anni) dei pazienti trattati con BCG verranno pubblicati a fine anno, mentre lo studio di fase II durerà 5 anni.
Fonte: American Diabetes Association
Megan Brooks
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)