Mangiare uova non mette a rischio il cuore
Le uova non sono una minaccia per la salute cardiovascolare. Anche mangiarne dodici a settimana non determina delle variazioni significative dei livelli di colesterolo e di altri marcatori del rischio cardiometabolico negli individui con diabete di tipo 2 o pre-diabete. È quanto hanno concluso degli scienziati della Università di Sydney e altri centri di ricerca in uno studio pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition: “La nostra ricerca indica che non c’è bisogno di trattenersi dal mangiare uova se questo fa parte di una dieta salutare”, dice Nick Fuller, uno degli autori della ricerca.
Una dieta con più grassi sani
Lo studio segue una precedente ricerca realizzata dagli stessi ricercatori ma riferita a un periodo di soli tre mesi. In quel trial clinico i partecipanti avevano seguito una dieta per il mantenimento del peso corporeo ed erano stati divisi in due gruppi: uno poteva consumare fino a dodici uova a settimana, l’altro meno di due. Al termine dei tre mesi si era visto che l’alto apporto di uova non aveva avuto effetti avversi sui fattori di rischio cardiovascolare rispetto alla dieta a consumo ridotto di uova.
Al nuovo trial hanno preso parte gli stessi 128 individui. In questo caso la dieta aveva come obiettivo la perdita di peso, con restrizione delle calorie per tre mesi (sei mesi in totale, considerando i precedenti tre con la dieta per restare normopeso). I pazienti sono stati seguiti fino ai successivi sei mesi. All’interno della dieta l’apporto di uova era sempre lo stesso: alto o basso.
Al nono mese e al termine dello studio non sono state ravvisate delle differenze significative dei marcatori del rischio cardiovascolare, ovvero glicemia, pressione arteriosa e livello di colesterolo nel sangue nei due gruppi. Anche i marcatori dell’infiammazione e lo stress ossidativo non hanno mostrato rilevanti differenze.
I membri dei due gruppi hanno inoltre beneficiato di un’equivalente perdita di peso, continuando poi a dimagrire. Gli autori sottolineano come la dieta prescritta – indipendentemente dalla quantità di uova settimanali – fosse una dieta salutare: “Una dieta del genere enfatizza la sostituzione dei grassi saturi come il burro con grassi mono- e polinsaturi come l’olio d’oliva e l’avocado”, ricorda Fuller.
Uova e colesterolo
I ricercatori ricordano che le linee guida alimentari di alcuni Paesi raccomandano di limitare il consumo di uova e colesterolo in caso di diabete di tipo 2. La precedente ricerca e quella di recente pubblicazione hanno fornito risultati diversi da queste raccomandazioni: “Mentre le uova in sé sono ricche in colesterolo – e le persone con diabete di tipo 2 tendono ad avere maggiori livelli di colesterolo ‘cattivo’ LDL – questo studio supporta la ricerca che ha mostrato come il consumo di uova abbia un effetto contenuto sui livelli di colesterolo nel sangue”.
Secondo Fuller le evidenze dello studio sono importanti anche alla luce dei potenziali benefici per la salute associati al consumo di uova per la popolazione generale così come per i soggetti con pre-diabete e diabete di tipo 2: “Le uova sono fonte di proteine e di micronutrienti che contribuirebbero a regolare l’apporto di grassi e di carboidrati, a condurre gravidanze salutari e a mantenere la salute di occhi, cuore e vasi”.