Melazzini (Aifa), chiusi 500 siti web illegali con server in Italia
“Sono 500 i siti illegali di vendita farmaci con server in Italia che sono stati chiusi. In un contesto in cui i siti autorizzati dalle autorità competenti rappresentano meno dell’1% dell’offerta e quelli illegali il 99%. Fra questi ultimi ci sono anche siti ‘fake’, in cui apparentemente si vendono medicinali, ma in realtà sono uno strumento per rubare dati personali” ai malcapitati.
A inquadrare il fenomeno del crimine farmaceutico che viaggia online è il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, Mario Melazzini, intervenuto domenica a Milano all’evento collaterale organizzato dai Nas per il G7 Salute. “E fondamentale – sottolinea il Dg – dedicare una particolare attenzione al crimine farmaceutico, fenomeno dalle tante declinazioni.
Dal 2005 è stato implementato un sistema tracciante di tutta la vita del farmaco. E negli anni successivi è stata messa in campo una task force contro la contraffazione e il crimine farmaceutico. Abbiamo voluto un ufficio dedicato alla prevenzione”. Quanto ai risultati ottenuti, “nel 2016 si è riusciti a intercettare oltre 344 mila unità di medicinali.
Abbiamo osservato che soprattutto i prodotti più ricercati richiamano l’attenzione dei criminali con l’obiettivo di fare business sulla salute”.
Melazzini cita anche l’operazione Pangea X dell’Interpol, che ha portato a stanare oltre 90 mila confezioni di farmaci e device medici illegali o falsificati. E l’attività di contrasto ai furti, “con la nascita di una banca dati sul fenomeno e l’avvio a fine 2013 di un progetto di prevenzione che ha dato i suoi risultati”.
di Lucia Scopelliti