Neuropatia diabetica
D:
Mi hanno diagnosticato la neuropatia diabetica. Esattamente cosa vuol dire? Come si cura?
S. P.
R:
Gent.le Signore,
la neuropatia diabetica è una complicanza abbastanza frequente del diabete e la sua gravità spazia da disturbi molto lievi a danni gravissimi. Fortunatamente di solito i danni riescono ad essere limitati dalle terapie ed in questo caso non ne conseguono lesioni invalidanti. Il primo segno della neuropatia sensitivo-motoria è la perdita della sensibilità ai piedi. Sembra una cosa da niente ma se una persona non avverte i segnali che gli arrivano dai piedi può camminare un giorno intero con un sassolino nella scarpa fino al punto di ulcerarsi senza accorgersene. Quindi primo il consiglio è quello di stare molto attento ai piedi e a dove li si mette (scarpe etc)!!
Il processo di peggioramento della neuropatia è lento e si ha tutto il tempo per intraprendere strategie atte ad evitarne la progressione. A parte la clinica (ovvero i sintomi ed i segni che il medico accerta durante la visita) per accertare la presenza di neuropatia è utile eseguire un esame che si chiama elettromiografia (le consiglio di parlarne con il suo medico curante). Per prevenirne la progressione la prima cosa da fare è curarsi bene il diabete (avere stabilmente una emoglobina glicosilata al di sotto del 7%) poi è importante assumere degli agenti antiossidanti come l’acido alfa-lipoico per cicli di 2-3 mesi. Quando la neuropatia è causa di dolori solitamente questi iniziano agli arti inferiori con una “distribuzione a calza” e sono tipicamente simmetrici e talvolta peggiorano di notte. I pazienti si lamentano di formicolii o punture di spillo oppure riferiscono la sensazione di avere le gambe ingessate. In questa fase è importante iniziare una terapia sintomatica contro i dolori. Attualmente i farmaci più utilizzati allo scopo sono il gabapentin, il pregabalin o la duloxetina. Se non si arresta la neuropatia può portare alla perdita delle masse muscolari ed al crollo delle strutture ossee dei piedi che diventano deformi e tendono a formare lesioni prima callose poi ulcerate che talvolta peggiorano al punto da portare alla amputazione. Ovviamente se si arriva a questi livelli l’invalidità può essere molto grave.
Spero di avere risposto in maniera abbastanza esauriente.
Cordialmente,
Alberto Davalli
Diabetologo – Endocrinologo
Istituto Scientifico H San Raffaele
Milano