Obesità e malattia renale cronica in aumento nel diabete di tipo 1

L’obesità e la malattia renale cronica stanno diventando sempre più prevalenti nelle persone affette da diabete di tipo 1, ma lo screening raccomandato dalle linee guida non viene costantemente rispettato in un contesto clinico del mondo reale. Sono i risultati di un nuovo studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.

I ricercatori hanno attinto ai dati del Geisinger Health System, che includeva adulti di età pari o superiore a 18 anni con diabete di tipo 1 o di tipo 2 che avevano ricevuto cure primarie presso Geisinger tra il 2004 e il 2018. La coorte finale comprendeva 4.060 pazienti con diabete di tipo 1 e 135.458 pazienti con diabete di tipo 2.

I primi tendevano a essere più giovani della popolazione generale, ma anche molto più giovani della popolazione con diabete di tipo 2: età mediana rispettivamente di 39, 43 e 62 anni. La popolazione diabetica aveva anche una percentuale maggiore di individui bianchi rispetto alla popolazione generale. Per quanto riguarda le comorbidità, anche l’ipertensione era molto più comune tra i diabetici rispetto alla popolazione generale (66,2% nel tipo 1, 86,8% nel tipo 2 e 26,9% della popolazione generale).

Sono stati valutati i trend di obesità (BMI 30 kg/m2), bassa velocità di filtrazione glomerulare stimata (60 ml/min/1,73 m2) e albuminuria (rapporto albumina/creatinina urinaria 30 mg/g) insieme alle associazioni tra obesità e malattia renale cronica (CKD).

Obesità e CKD in aumento nel diabete di tipo 1
Anche se obesità e malattia renale cronica sono entrambe generalmente considerate associate al diabete di tipo 2, dal 2004 al 2018 i tassi sono aumentati nella popolazione con diabete di tipo 1, hanno riferito l’autore senior Elizabeth Selvin e colleghi della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora.

In particolare, la prevalenza dell’obesità tra i soggetti con diabete di tipo 1 è aumentata dal 32,6% nel 2004 al 36,8% nel 2018 mentre è rimasta pressoché stabile nella popolazione con diabete di tipo 2, mantenendosi intorno al 60% durante questo periodo.

Riguardo l’insufficienza renale cronica, la prevalenza di una bassa velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) è risultata più elevata negli individui con diabete di tipo 1 rispetto al diabete di tipo 2 in un modello aggiustato per l’età. Ad esempio, nel 2018 il carico aggiustato di CKD tra i soggetti con diabete di tipo 1 era del 16,2%, rispetto al 9,3% per la popolazione con diabete di tipo 2.

Come prevedibile l’obesità era legata a una maggiore probabilità di avere un basso eGFR in entrambi i tipi di diabete, ma nei modelli aggiustati era associata a una probabilità del 52% (odds ratio aggiustato 1,52) e del 29% (aOR 1,29) più elevata di avere un basso eGFR nelle persone rispettivamente con tipo 1 diabete e di tipo 2.

«Il nostro studio mostra che i tassi di obesità negli adulti con diabete di tipo 1 sono in aumento e rispecchiano i tassi nella popolazione adulta generale» ha spiegato Selvin. «La nostra ricerca evidenzia anche l’alto rischio di malattie renali nelle persone con diabete di tipo 1. Anche se è spesso considerata più comune nelle persone con diabete di tipo 2, i nostri dati mostrano che gli adulti con diabete di tipo 1 in realtà presentano un rischio maggiore ed evidenziano la necessità di interventi per prevenire l’aumento di peso e la malattia renale allo stadio terminale».

I ricercatori hanno sottolineato che le attuali linee guida cliniche suggeriscono uno screening annuale per la CKD nei soggetti diabetici, ma alcune evidenze hanno suggerito che queste raccomandazioni non vengono costantemente rispettate in un contesto clinico del mondo reale.

«Nel nostro studio meno della metà delle persone con diabete di tipo 2 ha misurato entrambi i marcatori, anche in un periodo di 2 anni. Nel complesso l’eGFR è stato controllato più frequentemente e, anche se il rapporto albumina-creatinina sia stato controllato meno spesso, è stato testato più comunemente nelle persone con diabete di tipo 1» hanno detto gli autori. «In generale negli Stati Uniti la consapevolezza dell’insufficienza renale cronica è bassa, anche tra i soggetti ad alto rischio o in stadi avanzati di insufficienza renale».

Bibliografia

Wallace AS et al. Obesity and Chronic Kidney Disease in US Adults With Type 1 and Type 2 Diabetes Mellitus.  The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, 2022;, dgab927.

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da PHARMASTAR

 

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