Ok del Chmp per empagliflozin nel diabete di tipo 2
Il Chmp dell’Ema ha dato parere positivo all’approvazione dell’antidiabetico empagliflozin, un inibitore del co-trasportatore sodio glucosio tipo 2 (SGLT-2) sviluppato da Boehringer Ingelheim e Eli Lilly, per il trattamento del diabete di tipo 2, in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico.
Al parere positivo del CHMP, solitamente, entro due mesi segue la decisione finale della Commissione Europea sull’autorizzazione alla commercializzazione.
La decisione degli esperti dell’Ema si basa sui risultati degli studi inclusi nell’ampio programma di sviluppo clinico del farmaco che comprende complessivamente 10 trial e più di 13mila pazienti adulti con diabete di tipo 2.
Bloccando l’attività del SGLT2, si inibisce il riassorbimento del glucosio a livello renale, causandone l’escrezione nelle urine. Questa specifica inibizione degli SGLT2 consente di prevenire il riassorbimento del glucosio a livello tubulare, inducendo glicosuria, un fenomeno completamente indipendente dalla secrezione di insulina. Grazie alla riduzione della concentrazione di glucosio, viene migliorata la funzione beta-cellulare e, a lungo termine, è possibile osservare un miglioramento della sensibilità insulinica.
Si stima che nel mondo 382 milioni di persone soffrano di diabete di tipo 1 e 2.4 Il diabete di tipo 2 è il più diffuso, con una percentuale stimata pari all’85-90% di tutti i casi nei Paesi ad alto reddito.4 Benché esistano diverse opzioni terapeutiche per la gestione della patologia, il 50% di chi ne soffre non raggiunge gli obiettivi di controllo glicemico.
da PHARMASTAR