La carica delle insuline basali a somministrazione settimanale

L’insulina peglispro è una nuova insulina basale sperimentale con un profilo farmacocinetico e glucodinamico  piatti e con un’attività epatica e periferica più simile a quelle dell’insulina endogena. Lo studio IMAGINE 2 ha dimostrato che questa nuova insulina è superiore alla glargine nel ridurre l’emoglobina glicata a 52 settimane, nei soggetti con

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Le prime linee guida per educare il paziente ad “autogestire” la malattia

Un position paper congiunto fa finalmente il punto su quali strumenti educativi offrire al paziente, per consentirgli di padroneggiare il diabete e di gestirlo in autonomia. Il documento, redatto da esperti dell’American Diabetes Association(ADA), dell’American Association of Diabetes Educators (AADE) e dell’Academy of Nutrition and Dietetics (AND), è stato pubblicato contemporaneamente

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Scoperto legame tra stafilococco e diabete di tipo 2

I batteri responsabili di infezioni comuni potrebbero anche innescare una delle malattie piu’ diffuse al mondo, ovvero il diabete di tipo 2. Un gruppo di ricercatori della University of Iowa (Usa) ha scoperto che l’esposizione al batterio Staphylococcus aureus provoca i sintomi caratteristici del diabete nei conigli. Secondo quanto riportato

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Finanziamento milionario dagli Stati Uniti all’Ospedale Santa Maria di Terni per innovativo studio sulla terapia del diabete mellito tipo 2 con la chirurgia metabolica mininvasiva

COMUNICATO STAMPA Sta per partire presso l’Ospedale Santa Maria di Terni uno studio clinico randomizzato coordinato dal Dr. Amilcare Parisi, ESINODOP trial (Early Sleeve gastrectomy In New Onset Diabetic Obese Patients, www.esinodop.it), senza precedenti al mondo ed a cui partecipa anche la struttura di Diabetologia diretta dal Dr. Giuseppe Fatati e la struttura

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Diagnosi precoce del diabete 2 utile anche per prevenire problemi cardiaci

La diagnosi precoce di diabete di tipo 2 permetterebbe di ridurre il rischio di incorrere in problemi cardiovascolari. È quanto emerge da uno studio realizzato sulla base di modelli computazionali. “Per poter valutare in che modo lo screening possa realmente prevenire i problemi cardiovascolari, bisognerebbe paradossalmente suddividere la popolazione diabetica

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