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E’ una piccola notizia di cronaca apparsa sulla sezione Milano di Repubblica.it, che rappresenta tuttavia una pagina nera per le tante persone con diabete, e in particolare per le oltre 250mila che convivono col diabete di tipo 1 A Calcinate, un paesino della provincia di Bergamo, ad un giovane di

Il diabete presenta il conto e lo fa negli USA attraverso il rapporto dell’American Diabetes Association (ADA) pubblicato a cadenza quinquennale; l’ultimo rapporto, relativo ai dati 2012, è stato presentato qualche giorno fa a Capitol Hill in occasione dell’incontro annuale di advocacy ‘Call to Congress’, organizzato dall’ADA. In Italia a

“L’impatto della crisi finanziaria internazionale, iniziata nel 2007, continua ad essere percepito in tutto il mondo, con un grande numero di nazioni, compresi gli Stati Membri dell’Unione Europea, che vivono importanti difficoltà finanziarie. Questo si manifesta in continui tagli alla spesa pubblica con inevitabili ripercussioni sulla sanità”. Con questa considerazione

L’aumento della prevalenza del diabete, con  l’aumento dei costi sia diretti che indiretti, la situazione economico-finanziaria e i vincoli di finanza pubblica hanno richiesto ai Governi dei Paesi europei di occuparsi di una nuova priorità: la sostenibilità nel tempo della spesa sanitaria e, più in generale, dell’intero modello di welfare.

Sono sempre più numerosi gli studi che indicano che l’esercizio fisico funziona come una vera e propria medicina anti-diabete. Se a molti è noto quanto l’esercizio fisico faccia bene, meno chiaro è quale forma di esercizio fisico sia realmente benefica per il paziente e per il suo diabete. Pierpaolo De Feo,

Mangiare mediterraneo fa bene alle arterie. Ecco i cibi che conservano puliti i vasi sanguigni: olio extravergine d’oliva, noci e altra frutta secca a piccole quantità ogni giorno e ovviamente frutta, verdura, pesce, pollo, legumi, pomodori. La conferma una ricerca pubblicata sul New England Journal che ha esaminato lo stato di