Pancreas artificiale contro diabete: sperimentazione da giugno 2014
Tra le novità presentate al 25esimo Congresso nazionale della Società italiana di diabetologia (Sid) che si è aperto mercoledì a Bologna, a catalizzare l’attenzione è l’avvio di uno studio per testare un prototipo made in Padova di pancreas artificiale. Dall’inizio di giugno un gruppo di pazienti lo utilizzerà a casa di notte per due mesi.
COME FUNZIONA. Il prototipo, spiega Daniela Bruttomesso, della Divisione malattie del metabolismo dell’azienda ospedaliera universitaria di Padova, “è composto da un microinfusore, un sensore e un cellulare privato delle funzioni di telefono, ma contenente l’algoritmo matematico. Quest’ultimo, che prima era contenuto in un computer portatile, riceve la misura della glicemia fatta dal sensore, elabora i dati e ordina al microinfusore quanta insulina infondere per mantenere la glicemia a livelli quanto più normali possibili”. La misura della glicemia arriva ogni 5 minuti all’algoritmo, che decide se confermare o modificare l’infusione di insulina precedentemente suggerita.
BASTA INIEZIONI. Il lavoro italiano fa parte di un progetto finanziato dalla Comunità europea, a cui hanno partecipato l’università di Montpellier in Francia, l’università di Amsterdam e gruppi di ricerca americani. “Poter abbandonare le iniezioni e le misurazioni ripetute della glicemia nel corso della giornata resta una delle grandi speranze per tante persone con diabete tipo 1 e delle loro famiglie – commenta Stefano Del Prato, presidente della Sid – Il pancreas artificiale è una strada intrapresa ormai molti decenni fa, ma che ora vede avvicinarsi a velocità sempre maggiore la possibilità di un impiego clinico”.“
da padovaoggi