Pasqua è speranza e tutti noi di secondo nome facciamo Speranza.
Al ristorante dove sono con gli amici tengo il gluocometro in bella mostra sul tavolo. Anche la Novorapid é in bella mostra mentre ragiono su quanto mi costerà la pizza di stasera in termini di glicemia. Ma più che altro come sempre nei luoghi affollati mi guardo attorno in cerca di un mio simile. Qualcuno che vada in bagno quando arrivano i piatti. Qualcuno che si tolga una goccia di sangue o che si passi un sensore sul braccio.
Qui siamo tanti. Nel mondo reale sembra di essere soli e nei luoghi affollati ancor di più. A volte in un cinema, in un teatro mi viene da chiedere ” Qualcuno ha una glice pazzerella ? Allora siamo fratelli di sangue.”
Ma la domanda rimane in gola. E si fa buio in sala. Ma a questi fratelli sconosciuti che mi sfiorano per la via come a voi che sapete della nostra vita e dei nostri salti carpiati auguro una buona pasqua vissuta bene malgrado la conta e qualche correzione.
E ci immagino a una tavola lieta di leccornie di penne glucometri micro e sensori e noi tutti allegri che mangiamo scordando di contare ma non di raccontarci e di ridere. Che in fondo Pasqua è anche un riconoscersi e un rinascere.
Pasqua è speranza e tutti noi di secondo nome facciamo Speranza.
di Olga Verzè