Per una merda di malattia che si chiama Diabete di tipo 1!
I giorni difficili, quelli che vanno male nonostante l’impegno. Quelli che mi fanno preoccupare per il futuro. Quelli in cui il sentimento di colpa prevale, nonostante sappia che non ho colpe, che ce l’ho messa tutta.
Ma il diabete di mia figlia, che le impedisce di fare una vita normale, è così, ci sono giorni in cui anche le cose più banali e ormai standardizzate, senza un perché spiegabile, prendono un verso inspiegabile e ci costringono ad inseguire numeri che non vanno su, o che non vanno giù, ma questo è più raro.
È così da 5 lunghi anni, eppure sono niente rispetto alla vita intera.
5 anni passati a cercare di capire perché, cose andate bene, controllate, spiegate, attese, quasi prevedibili, per settimane, forse un mese o più, improvvisamente non sono più così. Improvvisamente la pizza non ha più lo stesso valore di carboidrati o forse di grassi o forse il prosciutto… i tortellini che sparano gli zuccheri durante la notte (i tortellini!) sempre quelli, no niente, non fanno volare quel valore, sembra che abbia mangiato aria, quella linea fissa, bellissima per un sano, tra 80-90 che non sale nonostante passi la notte a dare glucosio, un biscotto, una caramella.
E intanto la notte scorre, con i pensieri sul futuro.
Un cervellino stupendo, pieno di meraviglie, di sogni da realizzare, di voglia di ricerche in giro per il mondo.
Ma come potrà? Chi ci sarà a vegliare la notte, perché quel cervello non soffra, perdendo un pezzettino ogni giorno, per colpa di questa merda di malattia, che non si vede ma è come un fiume sotterraneo che scorre e sfalda le fondamenta.
Durante questi giorni e queste notti, non credo nella Cura.
La aspetto da quando curavo i miei giovani e tristi, disperati pazienti, da giovane medico, che non poteva pensare che ci sia qualcosa che non riusciamo a curare.
Forse c’è qualcuno che è bravissimo, che riesce a gestire tutto bene, che non ha questi periodi di alti e bassi, che rendono grigie e opprimenti certe giornate.
Per mia figlia è così da 5 anni!
Per una merda di malattia che si chiama Diabete di tipo 1!
di Mariagiovanna Ventroni