Perdita di peso, semaglutide efficace a 3 e 6 mesi nei dati di real life
Nei pazienti adulti con sovrappeso o obesità, la terapia settimanale con semaglutide di 1,7 mg o 2,4 mg nei dati di real life ha consentito una perdita di peso a 3 e 6 mesi simile a quella osservata negli studi clinici. I risultati di uno studio sono stati pubblicati sulla rivista JAMA Network Open. Tuttavia i soggetti affetti anche da diabete di tipo 2 hanno perso una percentuale minore di peso corporeo rispetto ai non diabetici.
L’obesità è una malattia cronica, multifattoriale e recidivante, con una prevalenza in aumento che si stima raggiungerà il 49% entro il 2030. Il suo carico medico comprende molteplici comorbilità, come diabete di tipo 2, ipertensione, dislipidemia, ictus, malattia coronarica e vari tipi di cancro. Considerati i costi medici ed economici associati all’obesità, un’efficace gestione del peso è importante per mitigare la morbilità e la mortalità associate.
I farmaci antiobesità sono un trattamento efficace per la perdita di peso, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e controllare le comorbilità. Tuttavia diverse terapie hanno mostrato un’ampia gamma di variabilità nella percentuale di riduzione del peso, compresa tra il 5% e il 12% negli studi clinici randomizzati, hanno premesso gli autori dello studio. Attualmente solo 5 farmaci, orlistat, fentermina più topiramato, naltrexone più bupropione, liraglutide e semaglutide, sono stati approvati dalla Fda per l’uso a lungo termine in soggetti con un indice di massa corporea (BMI) di almeno 30 senza comorbilità legate al peso o di almeno 27 in presenza di comorbilità.
«Gli studi sull’effetto del trattamento con semaglutide nelle persone con obesità (STEP) ne hanno dimostrato l’efficacia. In ampi trial randomizzati e controllati, i pazienti trattati con semaglutide 2,4 mg hanno perso in media il 6% del loro peso entro la settimana 12 e il 12% entro la settimana 28» hanno scritto il primo autore Wissam Ghusn e colleghi della divisione di gastroenterologi ed epatologia del Precision Medicine for Obesity Laboratory presso la Mayo Clinic di Rochester, Minnesota. «Per quanto ne sappiamo non sono stati condotti studi retrospettivi per valutare l’efficacia di semaglutide alle dosi utilizzate per trattare l’obesità (1,7 e 2,4 mg)».
Uno studio prospettico a 3 e 6 mesi
I ricercatori hanno pertanto condotto uno studio di coorte presso un centro di riferimento per la gestione del peso e hanno incluso 175 pazienti con sovrappeso o obesità (età media 49,3 anni, 75,4% donne, 88% bianchi, indice di massa corporea medio 41,3 kg/m2) con dati sull’uso di semaglutide raccolti tra gennaio 2021 e marzo 2022. Ai partecipanti erano state prescritte iniezioni sottocutanee settimanali di semaglutide di 1,7 mg o 2,4 mg per 3-6 mesi e sono tutti stati seguiti per un massimo di 6 mesi.
L’endpoint primario era la percentuale di perdita di peso. I secondari includevano la percentuale di pazienti che raggiungevano almeno il 5% almeno il 10%, almeno il 15% o almeno il 20% di perdita di peso dopo 3 e 6 mesi, oltre alla percentuale del calo ponderale in presenza o in assenza di diabete di tipo 2.
Risultati di real life simili a quelli dei trial clinici
Dopo 3 mesi la perdita di peso media era di 6,7 kg, equivalente a un calo ponderale medio del 5,9% (P<0,001), mentre a 6 mesi era mediamente di 12,3 kg, o 10,9% (P<0,001).
Dei 102 pazienti che avevano dati di follow-up fino a 6 mesi, l’87,3% ha raggiunto una perdita di peso di almeno il 5%, il 54,9% di almeno il 10%, il 23,5% di almeno il 15% e il 7,8% di almeno il 20%.
La percentuale media di perdita di peso negli adulti con diabete di tipo 2 è stata tuttavia inferiore rispetto ai partecipanti senza diabete sia a 3 mesi (3,9% contro 6,3%, P=0,001) che a 6 mesi (7,2% contro 11,8%, P=0,005).
Questa differenza è stata osservata anche in studi precedenti con semaglutide e in altri studi. I ricercatori hanno suggerito che una possibile spiegazione potrebbe essere una maggiore diminuzione del dispendio energetico nei soggetti diabetici. Inoltre la perdita di peso si traduce in un miglioramento del controllo della glicemia, portando a una diminuzione della glicosuria, con un conseguente bilancio calorico positivo che rende più difficile la perdita di peso. Un’altra possibilità riguarda l’azione di altri farmaci antidiabetici associati all’aumento di peso (come insulina e glipizide).
«Anche se il nostro studio di real life non aveva la natura rigorosa e strettamente controllata degli studi randomizzati e controllati, sono stati registrati risultati di perdita di peso simili nello stesso periodo di tempo» hanno scritto i ricercatori. «Sono necessari studi con campioni di dimensioni maggiori e periodi di follow-up più lunghi per supportare ulteriormente l’efficacia di semaglutide».
Referenze
Ghusn W et al. Weight Loss Outcomes Associated With Semaglutide Treatment for Patients With Overweight or Obesity. JAMA Netw Open. 2022 Sep 1;5(9):e2231982.
da PHARMASTAR