Pillole di insulina per “vaccinarsi”: al via studio a Milano
Pillole di insulina per ‘vaccinarsi’ contro il diabete di tipo 1: la forma cosiddetta giovanile o insulino-dipendente, che nel nostro Paese colpisce almeno 20 mila bambini con circa 1.200 nuovi casi l’anno, quasi 4 al giorno. Lo studio partirà a breve al Dri (Diabetes Research Institute) presentato oggi all’Irccs San Raffaele di Milano. Obiettivo: somministrare capsule di insulina ai bambini maggiori di 4-5 anni ritenuti a rischio di sviluppare la malattia. “Si tratta di uno studio di prevenzione del diabete di tipo 1”, continua Bosi. Dal punto di vista clinico, infatti, questa malattia che costringe i pazienti a iniezioni quotidiane di insulina per tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue insorge acutamente. Ma in realtà ha una lunga fase di ‘incubazione’, che inizia nella prima infanzia e può durare decenni prima della comparsa dei segni ‘spia’. Il diabete giovanile ‘cova’ in forma asintomatica, ma è riconoscibile per la presenza di anticorpi circolanti diretti contro le cellule beta del pancreas. Quelle che, in un organismo sano, funzionano come ‘fabbriche’ di insulina. Per individuare i piccoli a rischio, “il San Raffaele ha avviato una campagna di screening più di un anno fa – aggiunge l’esperto – ma ci lavoriamo dalla fine degli anni ’80”. Ai bambini selezionati come a rischio, prosegue Bosi, “somministreremo insulina umana cristallizzata. In altre parole insulina in polvere, sotto forma di capsule.
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(Opa/Adnkronos Salute) 13 ottobre 2007 |