Più rischio con variazioni gene CDKAL1
Anche il diabete di tipo 2, quello più comune (90% dei casi) e non insulino dipendente, può avere una spiegazione genetica. I ricercatori islandesi del progetto deCODE Genetics di Reykjavik hanno scoperto che le variazioni del gene CDKAL1 sono associate a un rischio maggiore di ammalarsi. La ricerca, pubblicata su Nature Genetics, è il frutto di un’esame su larga scala della popolazione islandese che, per l’isolameto geografico, rappresenta una vera e proria miniera di sorprese per chi studia il Dna umano. Gli scienziati hanno dunque comparato la frequenza di centinaia di migliaia di comuni variazioni genetiche in individui sani con quelle presenti in persone diabetiche. Quindi hanno potuto verificare la relazione tra le variazioni del CDKAL1 e la forma di diabete di tipo 2, riscontrata anche in altre popolazioni ‘indipendenti’ del Continente europeo come pure di quanti hanno antenati cinesi. Ebbene, “le persone con due copie della variazione ‘rischiosa’ del gene hanno molte più probabilità di sviluppare diabete che i portatori di una sola copia di CDKAL1 mutata nella forma pericolosa”. Nello specifico, spiega Valgerdur Steinthorsdottir che ha coordinato lo studio, “queste persone maggiomente a rischio hanno una produzione di insulina inferiore, in media, del 20% rispetto ai coetanei sani”.
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(Adnkronos Salute) |