Prima del parto Una finestra per ritardare i guai
Niente ha a che vedere con il diabete di tipo 1 e 2 quello gestazionale, limitato al periodo della gravidanza. E però è un fattore di rischio importante per sviluppare diabete di tipo 2 più avanti nella vita. Tanto che, dopo il parto, si ripete la curva da carico glicemico a sei settimane, se negativa poi a un anno e a tre anni.
«Il diabete gestazionale è un campanello d’allarme — spiega Veronica Resi, diabetologa al Policlinico Maggiore di Milano — e si può considerare una finestra per fare prevenzione, modificando lo stile di vita e ritardando l’esordio della malattia». Se il diabete gestazionale non viene curato il bambino cresce più del dovuto: è il caso dei bimbi macrosomici, oltre i 4 chili di peso alla nascita, che corrono rischi maggiori di finire in terapia intensiva e di nascere con cesarei d’urgenza. Le mamme inoltre, sviluppano diabete nei dieci anni successivi. E anche il bambino ha un rischio maggiore di ammalarsi nel corso della vita.