Quando il diabete deve adeguarsi ai pazienti
Conclusa a Ginevra la quarta “Diabetes Junior Cup”, torneo di calcio a 7 per ragazze e ragazzi con diabete di tipo I tra i 6 e i 18 anni.Vi hanno partecipato 220 giocatori di 16 diversi Paesi. Scopo evidente non era sconfiggere gli avversari, ma vincere la propria condizione di giovane con diabete. Sul campo, comunque, ori a Spagna (cat.6-9 anni), G.Bretagna (10-14) e Slovacchia (15-18). Un 3° e un 4° posto per l’Italia.
“Non sono i nostri pazienti a doversi adeguare al diabete, ma il contrario”, commenta Andrea Scaramuzza,responsabile del Servizio di Diabetologia della Clinica Pediatrica dell’Università di Milano presso l’Ospedale Luigi Sacco.
“Fare sport – spiega Scaramuzza – aiuta a superare i disagi della malattia e infonde energia positiva. E mai come in questo caso partecipare è davvero l’unica cosa che conta. I bambini di oggi, poi, con i microinfusori di insulina e i sistemi integrati di infusione e verifica glicemica riescono a trattare al meglio il loro diabete e conseguono una qualità di vita piena e soddisfacente, che in fondo è il principale obiettivo che noi medici ci dovremmo prefiggere”.
Ideatore dell’iniziativa “Diabetes Junior Cup” è Medtronic, azienda leader nella tecnologia medica e sanitaria impegnata nel trattamento del diabete di tipo 1.
Gli under 18 con diabete di tipo 1 sono circa ventimila in Italia sulle quasi 200.000 persone che ne sono affette.
Si tratta di una malattia autoimmune che colpisce le beta cellule del pancreas che producono l’insulina e che determina quindi la necessità di un apporto insulinico sostitutivo.
La terapia può essere effettuata mediante iniezioni di insulina per via sottocutanea (4-6 iniezioni al giorno) o mediante l’utilizzo del microinfusore che eroga insulina in infusione continua attraverso una cannula impiantata sottocute che deve essere sostituita ogni 2-3 giorni.
m.rig.
Dalla pag. 166 del Televideo Rai