Rischio tumori più alto per chi ha il diabete

Un ampio studio osservazionale australiano, appena pubblicato su Diabetes Care, mostra che nei pazienti diabetici, sia quelli con diabete di tipo 1 sia quelli con diabete di tipo 2 si ha una maggiore incidenza di tumori e di decessi dovuti al cancro rispetto alla popolazione generale, con rischi più alti per alcuni specifici tumori.

I risultati, sottolineano gli autori, evidenziano quanto sia importante lo screening oncologico nei pazienti diabetici per facilitare la diagnosi precoce e ridurre la mortalità prematura.

Gli aumenti di rischio più alti si sono osservati per i tumori a pancreas, fegato, endometrio, rene, tiroide e la cistifellea, nonché per la leucemia mieloide cronica, riferisce il gruppo, guidato da Jessica Harding, del Baker IDI Heart and Diabetes Institute di Melbourne.

L’aumento del rischio di cancro visto inizialmente, spiegano i ricercatori, potrebbe essere spiegato, almeno in parte, dal fatto che subito dopo la diagnosi di diabete la vigilanza da parte dei medici è maggiore, oltre che da una  causalità inversa, ma questi fattori “non spiegano l’aumento dei rischi 2 anni dopo la diagnosi, in particolare per quanto riguarda i tumori al pancreas, al fegato, ai reni e alll’endometrio.

“I medici dovrebbero tenere sempre la guardia alta rispetto al rischio di tumori nei loro pazienti diabetici, perché la diagnosi precoce è la chiave per prevenire la morbilità e la mortalità precoce dovuta al cancro” ha detto la Harding in un’intervista

Lo studio ha coinvolto 953.382 pazienti iscritti nel National Diabetes Service Scheme (NDSS) australiano, di cui: 80.676 (l’8,5%) con diabete di tipo 1 e 872.706 (il 91,5%) con diabete di tipo 2, diagnosticati tra il 1997 e il 2008.

Il NDSS è uno dei più grandi registri si pazienti diabetici al mondo. I dati in esso contenuti sono stati incrociati con a quelli del registro nazionale sui decessi, il National Death Index (NDI), e con quelli del registro australiano tumori, l’Australian Cancer Database (ACD), al fine di calcolare i tassi standardizzati di incidenza di tumori e di tumori specifici, oltre che quelli di mortalità dovuta a tali tumori, nei pazienti con diabete. Come confronto, hanno utilizzato i tassi di cancro nella popolazione generale della dell’Australia.

I pazienti sono stati seguiti dall’1 gennaio 1997 (o dalla data della registrazione, se avvenuta successivamente) fino al 31 dicembre 2008 alla data della morte o a quella dell’evento (morte o diagnosi di cancro).

La Harding ha sottolineato anche che, con il crescente invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’obesità, sia l’incidenza del cancro sia quella del diabete sono in aumento, e dato questi aumenti si stanno verificando nello stesso periodo di tempo, lei e i suoi colleghi hanno ipotizzato che potesse esserci un  collegamento tra i due fenomeni.

Inoltre, ha detto, “dato che l’insulina può promuovere la crescita delle cellule tumorali, volevamo capire anche se i pazienti se tipo 1 – trattati con insulina – avevano un rischio più elevato di cancro rispetto ai quelli con diabete di tipo 2.

“Il particolare, sono i valori elevati della glicemia in aumento e/o l’obesità spesso frequente nei pazienti diabetici a favorire lo sviluppo del cancro? Questa teoria è suffragata dai dati sull’animali, ma non ci sono dati provenienti da ampi studi su popolazioni umane” ha spiegato l’autrice.

La ricerca del team australiano è tra le prime ad aver esplorato la mortalità legata a tipi specifici di tumore nel diabete di tipo 1. Il rapporto di incidenza standardizzato nei pazienti con diabete di tipo 1 per tutti i tumori combinati è risultato pari a 1,02 per gli uomini e 1,10 per le donne.

Tra le donne con diabete di tipo 1, si è trovato un aumento del rischio di tumore al pancreas, al fegato, all’esofago, al colon-retto, allo stomaco, alla tiroide, al cervello al polmone, così come di carcinoma ovarico e dell’endometrio rispetto alla popolazione generale, mentre sembra esserci un rischio inferiore di melanoma.

Negli uomini si è trovato un pattern simile, ma è risultato significativo un minor numero di associazioni. Inoltre, si è trovata una incidenza ridotta di cancro alla prostata.

Quanto ai tassi di mortalità, tra i pazienti con diabete di tipo 1 si è trovato un aumento significativo rispetto alla popolazione generale della mortalità legata ai tumori al pancreas e al fegato, al linfoma non-Hodgkin e ai tumori al rene (solo nei maschi) e, nelle donne, al cervello e all’’endometrio.

Nei pazienti con diabete di tipo 2, il rapporto di incidenza standardizzata per tutti i tumori combinati è risultato pari a 1,08 per gli uomini e 1,22 per le donne.

In questi pazienti, si sono trovati rapporti di incidenza significativamente aumentati per tutti i tipi di tumori, ad esclusione di quelli al cervello, all’ano (nelle donne), ai testicoli (nelle donne) e all’esofago (nelle donne).

Gli aumenti del rischio maggiori sono stati riscontrati per i tumori del fegato e al pancreas, mentre si è trovata una diminuzione significativa del rischio per il melanoma e il tumori della prostata.

Sul fronte della mortalità, nei pazienti con diabete di tipo 2, si è trovato un aumento significativo dei tassi di mortalità per i tumori al pancreas, al fegato al rene e il linfoma di Hodgkin. Solo nelle donne si è trovato un aumento significativo della mortalità anche per il cancro dello stomaco e alla cistifellea e per il linfoma non-Hodgkin.

Per quanto riguarda l’impatto di fattori quali l’obesità, i ricercatori fanno notare che in uno studio popolazione “non è possibile analizzare in che misura l’obesità, il fumo, la posizione socio-economica, la storia familiare di cancro, e/o i farmaci assunti abbiano contribuito all’associazione osservata tra diabete e cancro.

Tuttavia, sottolineano gli autori, studi basati su coorti per le quali si avevano informazioni dettagliate sul diabete di tipo 2 e in cui si è potuto tenere conto di tenere conto di obesità, fattori legati allo stile di vita e terapia farmacologica seguita hanno osservato ancora rischi elevati per un certo numero di tumori. “Pertanto, è improbabile che questi fattori possano spieghino interamente l’associazione osservata tra diabete e cancro” ha detto la Harding

Visto che lo studio ha evidenziato un aumento del rischio analogo per entrambi i tipi di diabete (anche se nel caso del diabete di tipo 1 sono risultate significative meno associazioni, probabilmente per via di una limitata potenza statisca) è improbabile che il fattore che aumento il rischio sia l’insulina, dicono i ricercatori.

Invece, suggeriscono, un fattore che potrebbe contribuire a tale aumento è l’iperglicemia.

Nello studio si è valutata anche la relazione tra diabete e cancro in diversi periodi di tempo dopo la diagnosi di diabete, il che ha contribuito ad eliminare quei tumori diagnosticati a causa di bias di rilevamento o causalità inversa.

“Questo ‘bias di rilevamento’ non ha spiegato completamente l’associazione tra diabete e cancro. Tumori diagnosticati molti anni dopo la diagnosi di diabete hanno maggiori probabilità di essersi sviluppati in conseguenza del diabete” ha concluso la Harding.

J.L. Harding, et al. Cancer Risk Among People With Type 1 and Type 2 Diabetes: Disentangling True Associations, Detection Bias, and Reverse Causation. Diabetes Care 2014; doi: 10.2337/dc14-1996.
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da PHARMASTAR