Siringhe, bisturi e aghi made in China: allarme dei pazienti sui risparmi delle Asl
Gli ultimi ad alzare la voce sono stati i genitori di alcuni bambini diabetici della Campania. Le loro Asl, per risparmiare, hanno acquistato misuratori per la glicemia made in Corea: i documenti sembravano in regola ma, al momento delle analisi del sangue, i risultati si sono rivelati inattendibili. E pericolosi. «Si trattava di macchinette che, evidentemente, non erano ben tarate – spiegano all’Associazione per l’aiuto ai giovani diabetici -. Non sappiamo bene. Certo è che l’esito non corrispondeva ai valori veri dei ragazzi. Questo, per la maggior parte dei casi, ha voluto dire somministrare dosi, troppo cariche o troppo scarse, di insulina. Si possono immaginare gli esiti». I bambini diabetici devono sottoporsi a circa 6 controlli al giorno, a volte anche di più. Sono bastati, dunque, pochi giorni perché i ragazzi e i familiari si rendessero conto che i numeri dati da quelle macchinette stavano minacciando il già difficile equilibrio dei piccoli pazienti. La Asl ha fatto le sue verifiche, la partita dei misuratori coreani è stata ritirata e sostituita.
A Milano l’Associazione per l’aiuto ai giovani diabetici è in pre-allarme da oltre un anno: temono che i tagli a cui sono state costrette molte aziende sanitarie vogliano dire, nella realtà, forniture di qualità più bassa e più economica. Forniture che per i diabetici, sia piccoli che grandi, si materializzano in aghi, siringhe, striscette reattive da inserire negli apparecchi lettori. Un arsenale che i bambini portano regolarmente a scuola, un arsenale che permette di controllare lo stato di salute ora per ora, che tranquillizza o dà l’allarme.
di Carla Massi