Trapianti: boom donatori dopo polemiche su morte cerebrale

E’ boom di telefonate al numero verde dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi (Aido): 96 negli ultimi due giorni, contro una media di due o tre chiamate al giorni.
Lo rende noto il presidente dell’Aido, Vincenzo Passarelli, che oggi e’ intervenuto alla trasmissione Viva Voce di Radio 24 dedicata al dibattito sulla donazione di organi scaturito dopo la pubblicazione, sull’Osservatore Romano, di un articolo sulla morte cerebrale.

”Da due giorni – dice Passarelli – il numero verde dell’Aido e’ tempestato da telefonate di cittadini che chiedono di fare donazioni”.
Inoltre nessuno dell’1,4 milioni di soci dell’Associazione ha chiesto di revocare la dichiarazione di donazione.
L’articolo pubblicato sul quotidiano della Santa Sede ha ”meravigliato” Passarelli: ”quando si parla di questi argomenti – osserva – bisogna essere molto attenti perche’ le parole usate possono essere pesanti come macigni e possono condurre a una serie di conseguenze”.
La donazione organi, aggiunge, ”va affrontata con argomenti seri e alla luce di avanzamenti scientifici che al momento non ci sono”.
C’e’ invece, rileva, la possibilita’ per ogni cittadino di informarsi e verificare i risultati dei trapianti in termini di qualita’ di vita e sopravvivenza dei pazienti. Questi dati sono infatti pubblicati dal 2005 dal ministero della Salute, sul sito del Centro Nazionale Trapianti: ”risulta per esempio – conclude – che la sopravvivenza a un anno dal trapianto e’ dell’87% per il cuore e del 97,6% per il rene, mentre lavorano l’81% di coloro che hanno avuto il trapianto di fegato e il 92% di chi ha avuto un trapianto di rene”.

 

 

(ANSA).