Trapianti: dalla Toscana 5 regole per la sicurezza in Italia
Controlli incrociati e doppia firma per le analisi virologiche degli organi da trapiantare, procedure computerizzate per trasferire i risultati dei test da un laboratorio all’altro, risultati delle analisi indicati con simboli grafici chiari, valori numerici dei test specificati e procedure tese a migliorare gli standard di qualita’. Sono queste le cinque regole per la sicurezza dei trapianti, elaborate in un incontro fra ministro della Salute, assessore alla Salute della Regione Toscana e Centro Nazionale Trapianti. Le stesse regole sono all’esame per una loro valutazione a livello nazionale. A illustrare le regole e’ un intervento del Centro Nazionale Trapianti (CNT), pubblicato sulla rete nella quale la Societa’ internazionale per le malattie infettive raccoglie e aggiorna informazioni da tutto il mondo. Per il direttore del CNT, Alessandro Nanni Costa, si tratta di ”raccomandazioni ragionevoli, che riguardano i laboratori di virologia, e che mi sembrano adeguate alle necessita”’. Le raccomandazioni, inoltre, riguardano i test del sangue dei donatori per i virus di Aids (HIV) e delle epatiti B (HBV) e C (HCV). Eccole: – controlli incrociati dei risultati delle analisi virologiche per avere la sicurezza che la loro trascrizione sia confermata da una doppia firma; – eliminazione della trascrizione manuale dei dati e procedure computerizzate per trasferire i risultati dei test; – simboli grafici chiari per sottolineare l’idoneita’ dell’organo al trapianto; – anziche’ limitarsi a dire se il risultato e’ positivo o negativo, vanno specificati i valori numerici relativi alla presenza di anticorpi; – migliorare gli standard di qualita’ attivando strutture di laboratorio dedicate e procedure di certificazione
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(ANSA) |