Una persistente ipertrofia renale e una accelerata caduta del filtrato glomerulare precedono lo sviluppo di microalbuminuria nel diabete tipo 1
Il primo segno di nefropatia diabetica apprezzabile nella pratica clinica è la microalbuminuria Era noto da tempo che iperfiltrazione glomerulare e aumento del volume renale subito dopo l’insorgenza di diabete di tipo 1 si associano alla comparsa, negli anni successivi, di microalbuminuria. Non era però noto se queste disfunzioni si mantenevano nel tempo, né quale disfunzione, iperfiltrazione o ipertrofia rappresentasse il primum movens. Questo studio ha dimostrato che in soggetti predisposti alla nefropatia diabetica nel periodo compreso tra insorgenza del diabete e comparsa di microalbuminuria il volume renale resta persistentemente più elevato, mentre il filtrato glomerulare diminuisce in modo più rapido rispetto a pazienti che non svilupperanno la complicanza. Il fatto che nei pazienti predisposti alla nefropatia diabetica, un volume renale stabilmente elevato si accompagni a una rapida caduta del filtrato glomerulare suggerisce che, in linea con la cosiddetta ipotesi tubulare, il bersaglio iniziale del diabete sia il tubulo (con conseguente ipertrofia tubulare e quindi renale) e che il danno glomerulare ne sia la conseguenza. L’identificazione delle alterazioni molecolari che sottendono l’ipertrofia renale e la caduta del filtrato potrebbero permettere di ipotizzare un intervento preventivo mirato. La misurazione del volume renale mediante ecografia potrebbe essere un metodo semplice e poco dispendioso per identificare pazienti a rischio di sviluppare nefropatia diabetica
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Zerbini G1, Bonfanti R2, Meschi F2, 1Unità di Fisiopatologia Renale, Sezione Nutrizione-Metabolismo,
17 aprile 2007
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