Una terapia “guidata” riduce complicanze e costi
Uno studio pubblicato sul numero di febbraio della rivista Diabetes Care dimostra che incaricando un’infermiera di seguire i pazienti diabetici si riducono drasticamente le urgenze e le visite al pronto soccorso. Il Dr. Mayer B. Davidson e i suoi colleghi della Charles R. Drew University di Los Angeles, nel loro articolo sostengono che “I risultati dimostrano in maniera evidente che vengono utilizzate meno risorse per i pazienti diabetici seguiti da un’infermiera”. Nonostante l’American Diabetes Association (ADA) abbia emanato delle linee guida scientificamente provate per migliorare la salute dei diabetici, esse non hanno sortito grandi risultati, sottolinea il Dr. Davidson. Il team di ricercatori ha sviluppato un programma nel quale un’infermiera professionale appositamente addestrata ha seguito dei pazienti diabetici per un anno basandosi su linee guida terapeutiche specifiche. Alla fine del primo anno del programma, la maggior parte dei pazienti aveva raggiunto gli obiettivi in termini di riduzione del colesterolo e controllo glicemico a lungo termine: infatti, se all’inizio del programma, solo il 28% dei pazienti aveva raggiunto gli obiettivi stabiliti dalle linee guida dell’ADA per il controllo glicemico a lungo termine e il 37% quelli relativi al controllo del colesterolo, dopo un anno di partecipazione al programma si arrivava, rispettivamente, al 64% e all’80%. Sui 331 pazienti per i quali esistono dati, nell’anno precedente il programma sono state effettuate 94 visite urgenti o in pronto soccorso, rispetto alle 46 dell’anno successivo all’istituzione del programma. Le spese mediche per le cure urgenti o di pronto soccorso erano di 129.176 dollari l’anno prima del programma, e soli 24.630 dollari l’anno successivo. Parte del successo del programma è probabilmente dovuto al fatto che, lavorando con l’infermiera, i pazienti hanno imparato a gestirsi autonomamente. Il dr Davidson e i suoi colleghi concludono che: “I responsabili che cercano di migliorare le terapie per il diabete risparmiando risorse dovrebbero seriamente prendere in considerazione di adottare questo approccio”.
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FONTE: Diabetes Care, febbraio 2007. 8 febbraio 2007
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